Recensione di La classe di Christina Dalcher
Copia digitale fornita dalla casa editrice |
È il momento di parlarvi di La classe, il bellissimo romanzo di Christina Dalcher che ho avuto modo di leggere proprio in questi giorni, edito Nord.
Cosa anticiparvi? Che dovete prepararvi a vivere in un mondo talmente reale da spaventare, e allo stesso tempo in una realtà parallela e, fortunatamente, non la nostra.
LA CLASSE
Christina Dalcher
Serie: autoconclusivo
Genere: Distopico
Editore: Nord
Editore: Nord
Pagine: 416
Prezzo cartaceo: €. 18,60
Prezzo ebook: €. 9,99
Immagina una scuola in cui non c'è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. Una scuola in cui gli studenti migliori non vengono rallentati dai mediocri o presi in giro dai bulli. In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l'istituto da frequentare: gli alunni più brillanti vengono ammessi nelle impegnative Scuole Argento, che assicurano l'ingresso ai college più esclusivi, mentre gli studenti normali rimangono nelle Scuole Verdi. Le «mele marce», invece, sono allontanate dalle famiglie e portate nelle Scuole Gialle, delle strutture isolate dove imparano le materie di base e la disciplina. E per fare in modo che nessuno rinunci a migliorarsi o si sieda sugli allori, i test Q vengono ripetuti ogni mese. Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. I genitori ormai temono quel pullmino che passa di casa in casa il giorno successivo all'esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c'è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla...
LA MIA OPINIONE
Protagonisti
Elena è una donna che ha avuto la possibilità di una vita agiata, dentro al sistema in cui vive con le figlie e il marito. Qualcosa però in lei è inquieto, sembra che faccia buon viso a cattivo gioco, o meglio che ignori segnali che le cose non vanno come dovrebbero. È solo quando quel mondo che è sempre sembrato così perfetto le si ritorce contro che si accorgerà degli errori, comincerà a vedere le cose in un altro modo e tirerà fuori la tenacia e il coraggio che solo una madre che vuole proteggere la figlia può trovare.
Malcom è il marito di Elena, invischiato nel Governo e in quello che è il sistema Q che determina la vita delle persone e il loro status. È un uomo indifferente, molto preso nel suo lavoro, molto meno riguardo alla famiglia.
Freddie è la figlia minore, colei che si ritroverà a non superare il test Q e quindi a dover partire per frequentare la scuola gialla. È una ragazza che soffre di ansia, soprattutto per l'indifferenza del padre, cosa che Elena ha sempre cercato di minimizzare.
La storia
Ci troviamo in un'America dai contorni distopici dove tutto il sistema societario è basato sulla meritocrazia, o almeno sul sistema Q. Tutti i ragazzi vengono sottoposti mensilmente a un test che misura questo fantomatico indice Q, basato diversi indicatori, scolastici, famigliari e sociali.
Attraverso il risultato di questo Q i ragazzi possono venire ammessi a scuole di tre livelli: argento per chi ottiene risultati migliori, verdi per i risultati nella media, e gialla per chi è sotto i livelli necessari.
Tutto sembra andare perfettamente, almeno sino a quando la figlia di Elena si trova a non superare il test e dover andarsene via per frequentare la scuola gialla, da cui nessuno ricorda di aver mai visto gli studenti fare ritorno.
Cosa accade realmente in quella scuola? Il sistema meritocratico che anche Elena ha contribuito a creare, nel quale chi riesce a ottenere un punteggio alto ha la vita spianata, potrebbe essersi trasformato in un'arma a doppio taglio? Ora tocca a lei scoprire cosa sia realmente accaduto alla figlia, e per farlo deve calarsi in quel mondo che le svelerà cose molto diverse da quelle immaginate.
Stile
La Dalcher ha uno stile incalzante, che avvincente, un genere di scrittura che ti coinvolge sin dall'inizio e non ti lascia sino alla fine.
I suoi personaggi sono densi di sfaccettature, ma soprattutto descritti molto bene in modo da provare tutte le sensazioni necessarie per farci appassionare alla lettura e alle vicende narrate.
Le mie sensazioni
Questa è una storia che per certi versi è inquietante. In particolare il mondo creato dall'autrice è molto realistico, spaventa pensare a come ci si potrebbe trovare davanti a una situazione del genere. In fondo abbiamo avuto nella nostra storia anni in cui un aspetto, che sia razza o QI non cambia, attraverso il quale dare meriti e agevolazioni a chi li possiede, sin quasi a spazzare via (anche in modi orribili) tutti gli altri.
Mi sono ritrovata dentro la storia sin da subito, ma questo ritmo, questa inquietudine di fondo e la suspense crescono sino al finale che colpisce. Ho provato molte sensazioni, dalla rabbia, all'incredulità , empatia.
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