TESTIMONE SILENZIOSA di Holly Seddon: recensione
Nuova recensione della giornata per Testimone silenziosa, thriller di Holly Seddon che ho avuto la possibilità di leggere grazie alla Newton Compton Editori.
Questo è un romanzo che si basa principalmente molto sull'aspetto psicologico dei suoi personaggi, ma c'è anche molto spazio per il lato investigativo/giornalistico ed è capace di mettere in campo diversi temi, dai rapporti famigliari alle dipendenze, dal dolore al riscatto.
Ormai sono entrata in pieno mood thriller psicologici e certamente Testimone silenziosa è stata un'altra bella scoperta.
TESTIMONE SILENZIOSA
Holly Seddon
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller psicologico investigativo
LA MIA OPINIONE
Passato e presente si intrecciano in un'altalena di verità e bugie, ricorrendo una realtà che sembra a portata di mano, ma inafferrabile e sconvolgente.
1995: Amy ha 15 anni, è un'adolescente come tante, una famiglia che nonostante i problemi economici è unita e soprattutto vuole che realizzi i suoi sogni. Amy ha 15 anni, due amiche del cuore e un ragazzo a cui vuole bene, anche se il loro rapporto non ha ancora avuto il tempo di evolversi. Amy ha 15 anni e qualcuno l'ha attirata in una trappola mortale fatta di attenzioni e gelosia.
2010: Alex ha trent'anni, è una giornalista con una vita turbolenta e una dipendenza per cui rischia la vita. Alex ha trent'anni e la vita l'ha provata, lei stessa in qualche modo si è auto-sabotata, perdendo l'amore, la famiglia e il lavoro. Alex ha trent'anni e non si aspetta di conoscere Amy e il suo caso, di lasciarsi coinvolgere al punto da buttarsi a capofitto in un'indagine così difficile e piena di risvolti inquietanti.
Imprigionata in uno stato vegetativo da ormai quindici anni dopo essere stata brutalmente aggredita, Amy è la sola a conoscere la verità di ciò che le è accaduto, ma è anche la sola a non poterla svelare.
Alex ha una vita logorata dall'alcool, dal dolore delle perdite subite e dall'incapacità di riprendersi del tutto. Sta scrivendo un'articolo sui pazienti in coma, ma quando incontra Amy qualcosa la tocca profondamente e decide di indagare per scoprire la verità , un tentativo di renderle giustizia, ma anche di riprendere in mano la sua vita.
Iniziano così le indagini che la portano a scavare nel passato della vittima, arrivando a false piste, testimoni con verità parziali, rapporti famigliari complicati: qualcuno sa, ma Alex riuscirà a dirigersi sulla strada giusta, scoprire l'aggressore e ritrovare sé stessa?
Lo stile narrativo della Seddon è uno degli elementi che più mi hanno colpito. Scorrevole, approfondito e capace di catturare. I punti di vista si alternano tra i vari personaggi principali: Alex, Jacob e la vittima Amy. In questo modo ho potuto entrare nella loro mente e nelle loro vite, non soffermandomi solo sulla relazione con il caso in sé, ma anche scoprendo gli aspetti e le situazioni psicologiche e quotidiane che vivono.
Amy è testimone, silenziosa ma in qualche modo presente e scoprire attraverso i suoi stessi pensieri il suo percorso è allo stesso tempo intrigante e coinvolgente.
Ho apprezzato Alex, una protagonista tormentata da sensi di colpa e incapace di reagire, alla quale viene data una seconda possibilità che con difficoltà e dubbi cerca di afferrare. Proprio questo aspetto fragile la rende un personaggio credibile, concreto.
Jacob, l'ex fidanzatino della vittima è talmente legato al passato da risultare a volte difficile da comprendere, ma l'autrice riesce a sviscerarne le emozioni contrastanti con grande capacità introspettiva.
La trama è molto realistica, avvincente e stuzzica la curiosità del lettore. Non è uno di quei libri in cui l'identità del colpevole è completamente sorprendente, non voglio mentire e diciamo che avevo un mio sospettato dopo pochi capitoli che si è poi rivelato essere giusto, ma è stato il percorso che l'autrice ha costruito che mi ha tenuta in sospeso, mettendomi dubbi sino alla fine sulla giusta direzione presa dai miei sospetti.
Verità , bugie, passato e presente; elementi che fanno di questo thriller un'ottima lettura capace di coinvolgere e fare riflettere anche su alcune fragilità e aspetti della vita da un punto di vista diverso da quello usuale.
1995: Amy ha 15 anni, è un'adolescente come tante, una famiglia che nonostante i problemi economici è unita e soprattutto vuole che realizzi i suoi sogni. Amy ha 15 anni, due amiche del cuore e un ragazzo a cui vuole bene, anche se il loro rapporto non ha ancora avuto il tempo di evolversi. Amy ha 15 anni e qualcuno l'ha attirata in una trappola mortale fatta di attenzioni e gelosia.
2010: Alex ha trent'anni, è una giornalista con una vita turbolenta e una dipendenza per cui rischia la vita. Alex ha trent'anni e la vita l'ha provata, lei stessa in qualche modo si è auto-sabotata, perdendo l'amore, la famiglia e il lavoro. Alex ha trent'anni e non si aspetta di conoscere Amy e il suo caso, di lasciarsi coinvolgere al punto da buttarsi a capofitto in un'indagine così difficile e piena di risvolti inquietanti.
Imprigionata in uno stato vegetativo da ormai quindici anni dopo essere stata brutalmente aggredita, Amy è la sola a conoscere la verità di ciò che le è accaduto, ma è anche la sola a non poterla svelare.
Alex ha una vita logorata dall'alcool, dal dolore delle perdite subite e dall'incapacità di riprendersi del tutto. Sta scrivendo un'articolo sui pazienti in coma, ma quando incontra Amy qualcosa la tocca profondamente e decide di indagare per scoprire la verità , un tentativo di renderle giustizia, ma anche di riprendere in mano la sua vita.
Iniziano così le indagini che la portano a scavare nel passato della vittima, arrivando a false piste, testimoni con verità parziali, rapporti famigliari complicati: qualcuno sa, ma Alex riuscirà a dirigersi sulla strada giusta, scoprire l'aggressore e ritrovare sé stessa?
Lo stile narrativo della Seddon è uno degli elementi che più mi hanno colpito. Scorrevole, approfondito e capace di catturare. I punti di vista si alternano tra i vari personaggi principali: Alex, Jacob e la vittima Amy. In questo modo ho potuto entrare nella loro mente e nelle loro vite, non soffermandomi solo sulla relazione con il caso in sé, ma anche scoprendo gli aspetti e le situazioni psicologiche e quotidiane che vivono.
Amy è testimone, silenziosa ma in qualche modo presente e scoprire attraverso i suoi stessi pensieri il suo percorso è allo stesso tempo intrigante e coinvolgente.
Ho apprezzato Alex, una protagonista tormentata da sensi di colpa e incapace di reagire, alla quale viene data una seconda possibilità che con difficoltà e dubbi cerca di afferrare. Proprio questo aspetto fragile la rende un personaggio credibile, concreto.
Jacob, l'ex fidanzatino della vittima è talmente legato al passato da risultare a volte difficile da comprendere, ma l'autrice riesce a sviscerarne le emozioni contrastanti con grande capacità introspettiva.
La trama è molto realistica, avvincente e stuzzica la curiosità del lettore. Non è uno di quei libri in cui l'identità del colpevole è completamente sorprendente, non voglio mentire e diciamo che avevo un mio sospettato dopo pochi capitoli che si è poi rivelato essere giusto, ma è stato il percorso che l'autrice ha costruito che mi ha tenuta in sospeso, mettendomi dubbi sino alla fine sulla giusta direzione presa dai miei sospetti.
Verità , bugie, passato e presente; elementi che fanno di questo thriller un'ottima lettura capace di coinvolgere e fare riflettere anche su alcune fragilità e aspetti della vita da un punto di vista diverso da quello usuale.
Alla prossima,
Holly Seddon è una scrittrice a tempo pieno. Vive nel cuore di Amsterdam con la sua famiglia, ma è cresciuta nella campagna inglese. Ha collaborato con giornali, siti e riviste ed è ossessionata dalla musica e dai libri. Testimone silenziosa, il suo thriller di esordio, è diventato un bestseller internazionale, venduto in 15 Paesi.
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