Gli eventi di quel pomeriggio erano stati devastanti e il Seraphim sapeva che le conseguenze lo sarebbero state ancora di più. La vita di Aylin era stata sconvolta senza rimedio mentre l’equilibrio secolare che univa la razza Seraphim e quella Nephilim era in pericolo. Samuel respirò a fondo e guardò Aylin, ancora priva di sensi, stretta tra le sue braccia.

“Che cosa siete?”. La voce di Katy ancora rotta dal pianto, spezzò il silenzio. … Il loro respiro era accelerato come i battiti del cuore e Jared percepì con chiarezza tutta la loro paura. Cercò lo sguardo di entrambi … e rispose nel modo che gli sembrò più comprensibile: “Noi siamo quello che per voi umani si avvicina di più all’idea che avete di un dio”. … Katy, con un solo filo di voce, azzardò ancora: “Lei invece cos’è?”. Jared non esitò. “Quello che per la nostra razza si avvicina di più a un dio”.

Samuel le spiegò che le due razze avevano una gerarchia di comando e che le Aure, una loro naturale estensione, permettevano la distinzione per razza e per grado. Quella delle Sentinelle Seraphim era rossa mentre quella delle Sentinelle Nephlim blu, gli Esecutori Seraphim gialla, Esecutori Nephilim viola … “E perché la mia Aura è grigia e i miei tatuaggi sono quattro?”. Replicò Aylin confusa. “Noi crediamo che sia così perché tu rappresenti l’unione delle due razze”. … “Come … credete?” “Non è mai esistita, prima di te, una creatura simile, non sappiamo tutto, per noi sei ancora, in gran parte, un mistero”.