Recensione STOLEN di JD Hurt
Andrew e Shiloh. Quando l’amore si trasforma in odio.
Non potrei dire chi sono, non ne ho la minima idea! Sono qualcuno che non ha origini, né storia, né paese e ci tengo! Sto qui, sono libera, posso immaginarmi tutto. Tutto è possibile. Non ho che da alzare gli occhi e ridivento il mondo. Stasera mi sento proprio come quella trapezista del cielo sopra Berlino che sapeva di essere libera, capace di tutto.
Una protagonista forte, ma allo stesso tempo fragile, Slave o Shiloh! Slave, schiava, Shiloh è il nome che lei si è scelta per essere una persona accettata dalla società e non un rifiuto, come dettato dalla sua nascita, una bambina messicana abbandonata e adottata da una famiglia benestante. Quello che sembra il paradiso, può trasformarsi in inferno, bastano un uomo e una donna disposti a tutto. La sua unica salvezza, un ragazzo che la consola e la appoggia con tutto l’affetto che si può dare a quell’età , ma per Shiloh quest’amore infantile non è abbastanza da sconfiggere l’oscurità che la perseguita.
“Non ringraziarmi. Non ti sto salvando la vita. Piccola Slave, questo non è che l’inizio, l’inizio della tua fine”. Un mormorio basso e crudele giunge nitido alle mie orecchie. Non è la voce di un angelo. E neppure il timbro di un salvatore. O di un uomo altruista. E’ il soffio di un vento cattivo. Il sussurro del male. E’ l’ultima frase che sento prima che tutto si appanni; prima che il fuoco sparisca definitivamente dalla vista. … Perché io conosco quel timbro. Sebbene più adulta è la voce del mio passato.
Andrew un ragazzo dolce e affettuoso che si vede rifiutato da una bambina e si trasforma in un mostro che vuole la sua vendetta, male per male, dolore per dolore, sofferenza per sofferenza, è pronto a tutto, lei deve pagare per il passato, per il presente e per il futuro.
Dopo averli incontrati bambini, li ritroviamo adulti, Shiloh studia, vuole diventare un avvocato per i diritti dei più deboli, soprattutto bambini, vuole conquistarsi una vita normale e fa delle scelte pericolose. Andrew diventa quello che ci si aspetta da lui, uno studente modello, pronto per l’alta società , ma non è più il ragazzo che ricordava Shiloh, è cambiato, qualcosa l’ha corroso fino all’anima e ha solo un modo per spezzare le catene del male, dare sfogo alla vendetta. Quello che crede è davvero la verità ?
Una lettura appassionante completata da una scrittura realistica e ricca di dettagli nelle descrizioni di luoghi e sentimenti, ci sono molti personaggi e ognuno è messo a nudo, facendo entrare il lettore nella loro psiche. Una trama ben delineata che affronta temi difficili, toccando picchi di crudeltà elevati, oltre gli standard che ci si aspetta e si snoda in modo inaspettato. Vorrei sottolineare la bravura dell’autrice a dire e non dire, in alcuni passaggi lascia libera la fantasia del lettore che, catapultato nella storia immagina particolarità di alcuni personaggi oscuri e misteriosi, dandogli azione nei momenti di più tensione. Non dimentica inoltre che dove c’è buio c’è luce e questo eterno gioco della vita lo rappresenta con Shiloh sempre alla ricerca del suo riscatto, della felicità e della speranza, ma arriverà a farsi scaldare dai raggi del sole?
Buona lettura,
2 Commenti
Che cosa vedono i miei occhi? Grazie mille per la recensione! La vedo solo ora. Ancora grazie.
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