Anteprima “All’Ultimo Respiro” di Manuela Dicati: I luoghi del romanzo - Leggendo Romance



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Anteprima “All’Ultimo Respiro” di Manuela Dicati: I luoghi del romanzo

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Oggi ho il piacere di ospitare l’anteprima di un nuovo romanzo di Manuela Dicati che torna a deliziare i suoi lettori con un romantic suspense. Ovviamente io lo leggerò a scatola chiusa e, avendo letto il precedente romanzo “L’assassino della porta accanto” non posso fare altro che consigliarvelo!
La presentazione che ho preparato è particolare, infatti oltre alle notizie sul libro (che vi ricordo sarà disponibile da domani, ma è già possibile il pre-ordine), troverete estratti e focus sui luoghi in cui la storia è ambientata che la stessa autrice ci presenta. Cominciamo subito!

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Titolo: All’Ultimo Respiro
Autore: Manuela Dicati
Genere: Romantic Suspense
Formato: e-book (Amazon) e cartaceo (prossimamente solo su Amazon e Mondadori) - Disponibile anche per Kindle Unlimited
Prezzo: € 2,99

Data di uscita: 22 Novembre 2016

Pagina Facebook autriceLink acquisto (pre-ordine)

Sinossi
Fabio, capitano delle squadre speciali della Guardia di Finanza a Firenze, ha una vita molto movimentata e rischiosa. A causa del suo lavoro non ha una relazione sentimentale stabile e rifugge con tutte le forze l’amore che la dolce e attraente Barbara prova per lui.
Barbara conduce la sua esistenza tranquilla come proprietaria di un bar al centro della città e, nonostante sia consapevole del suo amore non corrisposto, non può smettere di pensare al bel capitano.
Un giorno Fabio trova davanti a casa un pacco che fa riemergere un doloroso passato. Passato che non vuole dargli tregua perché ora Barbara è in pericolo. Costretti a fuggire da Firenze, i due dovranno fare i conti con una convivenza difficile, piena di tensioni e pericoli, che li porterà a indagare, non solo sull’identità del misterioso criminale, ma anche sui sentimenti che li legano l’uno all’altra.
Riuscirà Fabio a capire chi si cela dietro il gioco perverso in cui sono stati intrappolati prima che Barbara ne diventi la vittima innocente? E cosa scoprirà il coraggioso capitano durante la lotta contro i propri fantasmi?
Autrice
Manuela Dicati è nata nel 1979 a Perugia dove vive attualmente. Laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Perugia, ha lavorato come scrittrice per una casa editrice proprietaria di numerose testate on line.
Ama i cani e lo sport. Adora leggere di tutto divorando libri, manga e fumetti.

Ha iniziato a coltivare il sogno di scrivere e pubblicare romanzi durante la sua terza gravidanza, capendo poi che questo era esattamente ciò che avrebbe voluto fare nella vita.

È nata così la sua saga paranormal romance: “I Custodi della Notte”.

Nel 2015 Manuela ha pubblicato anche “L’assassino della Porta Accanto”, romantic suspense uscito sotto il marchio Newton Compton Editori, dopo il successo avuto nell’edizione autopubblicata.

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Estratto
Libero! Questo era tutto ciò che contava: la libertà.
Il piccolo trafiletto nella cronaca nera del quotidiano era la prova che tutto fosse filato liscio: era ufficialmente morto.
Finalmente poteva riprendersi la sua vita.
Aveva passato quattro schifosissimi anni a scappare, a guardarsi le spalle, a nascondersi e mimetizzarsi, sempre con la paura di essere riconosciuto e sbattuto in prigione. Aveva dovuto dire addio alla sua bella Roma e fuggire, abbandonando compagna, lavoro, amici.
Ora era tutto finito e poteva ricominciare da capo, altrove, con la donna che amava.
Giacomo tastò la tasca dei pantaloni dove teneva i suoi nuovi documenti e sorrise riflettendo su tutte le possibilità che gli si aprivano davanti.
Poteva andarsene al sud o rimanere vicino Roma. In fondo, chi glielo impediva. La polizia, una volta registrata la sua morte, non avrebbe più fatto caso a lui. Era solo l’ennesimo criminale che toglieva il disturbo, per di più esonerandoli dal compito di trovarlo e catturarlo. C’erano persino buone probabilità che più nessuno si occupasse del suo caso. Da quello che aveva saputo, l’onesto e irreprensibile tenente, dopo essere uscito dall’ospedale, si era preso un periodo di aspettativa e poi aveva chiesto il trasferimento. Tolto di mezzo lui, grazie ai cambiamenti fisici che aveva apportato alla propria persona, nessuno avrebbe potuto riconoscerlo.
Doveva solo fare attenzione i primi tempi, tenere un basso profilo.
Per prima cosa sarebbe andato a riprendersi Beatrice. Poteva immaginare la sua faccia quando se lo fosse trovato davanti dopo tutti quegli anni: la sorpresa, l’incredulità, infine l’amore che, ne era certo, ancora provava per lui. Avrebbe procurato dei documenti falsi anche a lei e poi via, verso un nuovo futuro insieme.
Il sorriso sul suo viso divenne luminoso e una grande gioia gli inondò il cuore. Tutti quegli anni lontani in cui il pensiero di lei gli aveva impedito di cedere alla depressione e alla pazzia… e ora era sul punto di riabbracciarla.
Chiuse il giornale, finì di bere il suo caffè e riportò la tazzina sul bancone del bar.
«Grazie» gli disse la barista, sorridendogli.
Lui ricambiò, col buonumore che traspariva da ogni suo gesto e parola. Uscì fuori esponendosi all’aria soffocante e umida, una figura anonima tra lo smog e le strade mezze deserte della capitale ad Agosto. Eppure si sentiva invincibile come il potente Zeus che guarda dall’alto dell’Olimpo i comuni mortali.
La luce accecante del primo pomeriggio lo costrinse a indossare gli occhiali da sole. Fece un profondo respiro e si avviò a piedi verso casa fischiettando ed elencando punto per punto le sue prossime mosse.
Libero! Questo era tutto ciò che contava: la libertà.
(Da “All’Ultimo Respiro”, prologo)

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I luoghi
Nel romanzo sono nominati alcuni luoghi tra Toscana, Umbria e Lazio, luoghi che conosco e a cui, in diversi modi, sono legata.

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1-Lastra a Signa:
E’ un piccolo comune di Firenze (Toscana), situato nella parte sud occidentale della provincia. Qui Barbara, la protagonista, ha la propria abitazione.

Fabio obbedì imboccando la strada che portava verso Lastra a Signa, dove Barbara occupava un piccolo appartamento di cinquanta metri quadri, situato al terzo piano di una palazzina in via Manzoni. Guidò con tranquillità guardandosi intorno. Adorava quando Firenze si svuotava del traffico caotico della giornata e del rumore assordante dei clacson e delle ambulanze, quando si poteva girare per la città apprezzandone il fascino e la storia che la circondavano senza rimanere impantanati in lunghe file di auto borbottanti i loro gas venefici.
«Ti accompagno su», disse una volta a destinazione, mentre parcheggiava sul marciapiede, proprio davanti al portone di Barbara.
«Non ce ne è bisogno».
«Sei stanca, le scale sono strette e ripide e non c’è ascensore. Ti accompagno su».
Fabio spense il motore.
«Non puoi stare qui».
«È un’emergenza».
«Non c’è nessuna emergenza. E tu sei un capitano della Guardia di Finanza. Dovresti essere il primo a rispettare le regole. Se proprio vuoi scortarmi fin su, mi fai scendere e ti aspetto mentre vai a cercare parcheggio».
 
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2-Fiesole:
Piccolo comune a circa 6 chilometri da Firenze (Toscana), sorge su un doppio colle che sovrasta le valli dell'Arno e del Mugnone. Qui, in un vecchio casolare in pietra, vi si rifugiano i nostri protagonisti.

“Barbara si voltò, attirata dalla sirena di un’ambulanza e si fissò sul panorama fuori dal finestrino. Il traffico di Firenze, caotico anche in quelle prime ore mattutine, scemava man mano che si allontanarono dalla città. Chilometro dopo chilometro, il rumore assordante di clacson, motori rombanti e mezzi di soccorso sempre all’opera, lasciò il posto al canto degli uccellini e al fruscio del vento, mentre i negozi e i quartieri cittadini venivano sostituiti dalla verde campagna di Fiesole.”

 
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3-Passignano sul Trasimeno:
E’ un comune italiano di 5 776 abitanti della provincia di Perugia, in Umbria. Il promontorio sul quale sorge è situato sulla sponda settentrionale del Lago Trasimeno. Fabio e Barbara vi sostano per un pranzo frugale, durante la loro fuga.

Fabio imboccò l’uscita della superstrada a Passignano avviandosi verso il centro del paese sulle rive del lago Trasimeno.
«Il tuo amico sta qui?» domandò, credendo di essere arrivata.
«No, ma ci fermiamo a mangiare qualcosa. In questo periodo il lago è poco frequentato e non corriamo rischi. Poi ripartiamo verso Perugia». […]
Fabio scese dall’auto e andò ad aprirle lo sportello. Intrecciò le dita alle sue e la spinse verso la pizzeria. L’entrata distava pochissimi metri eppure Fabio non smise mai di guardarsi intorno sospettoso, mentre teneva l’altra mano all’interno del giubbotto dove nascondeva la pistola.
Si fecero incartare quattro pezzi di pizza e poi tornarono subito alla vettura per consumare lì il pasto frugale. La vista del lago proprio davanti a loro era rilassante e anche un po’ romantica, peccato per il cibo freddo e rinsecchito e la tensione che permeava l’abitacolo tanto da farle mancare il respiro e chiuderle lo stomaco come una saracinesca.
 

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4-“Ponticello”
In realtà questo nome è inventato, tuttavia mi sono ispirata a un luogo nella campagna umbra vicino al quale ho abitato per alcuni anni. Questo luogo è Pieve Caina, un piccolo paese del comune di Marsciano (Perugia).

L’auto sobbalzò e Barbara con essa sbattendo il gomito contro lo sportello. Gemette e strinse il braccio chiuso nel tutore.
«Tieniti, si balla».
«Forse è il caso rallenti o perderai la macchina pezzo per pezzo», sottolineò mentre cercava di reggersi meglio che poteva.
Fabio diminuì la velocità leggermente mentre Barbara sgranava gli occhi accorgendosi in che razza di posto l’avesse portata. Era peggio di quanto immaginasse. Dopo un piccolo tratto di strada in discesa, l’uomo fermò il mezzo in uno spiazzo vicino un ponte. Scese dalla vettura e perlustrò con lo sguardo i dintorni.
«Tutto ok, puoi scendere. Qui è sicuro», l’informò.
Barbara aprì lo sportello e venne investita da odori e suoni a lei quasi sconosciuti. Il rumore di un ruscello, il canto degli uccellini, un gallo, il belare delle pecore, l’abbagliare di un cane e l’odore di stalla che aleggiava nell’aria. Intorno a lei campi a perdita d’occhio ricoperti di nebbia, terra brulla, due strade sterrate e nemmeno un’anima in giro.
«Benarrivata a Ponticello. Qui non ci troverà nessuno».
«Non ho alcun dubbio».
«In realtà qui prende male anche il cellulare».
«Di nuovo non fatico a crederlo».
«Sei proprio una cittadina», la prese in giro lui. «Ah, attenta a dove metti i piedi. Qui intorno cresce molta ortica».
 
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Lunghezza:
Alcune scene del romanzo si svolgono nella campagna romana, nella zona di Lunghezza. In realtà non vi è nominato nessun luogo particolare, perché ho solo tratto ispirazione dal territorio di quei luoghi per ambientarvi parte della storia.

Fabio prese un bel respiro mentre guidava l’auto a passo d’uomo nella proprietà del vecchio canile. Il cielo sopra di lui era sempre più scuro. Un temporale pareva ormai inevitabile. Si guardò intorno, attraverso il polverone sollevato dalla strada sterrata. Il luogo sembrava deserto. […]
Percorse gli ultimi metri fino ad arrivare a uno spiazzo davanti alla casa principale. L’edificio era a pezzi e in evidente stato di abbandono. Persiane ciondolanti sui cardini, vetri rotti, intonaco scrostato in più punti e pezzi di tubi in amianto accatastati da un lato insieme ad attrezzi da lavoro arrugginiti. Fabio guardò verso l’ingresso, indeciso se provare a entrare. Estrasse la pistola e si avvicinò al vecchio portone in legno.

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E ora che vi siete calati nell’atmosfera del romanzo non vi resta che ricordarvi di acquistarlo da domani e gettarvi nella lettura!
Alla prossima,
Deb[5]

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6 Commenti

  1. Anch'io leggo Manuela a scatola chiusa. Non delude mai

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    1. Patty, troppo buona. Spero ti piacerà e di non darti una delusione. Sono molto legata a questo romanzo e mi piacerebbe che i miei lettori passassero ore piacevoli in sua compagnia.

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  2. Letto in anteprima e adorato, non posso far altro che consigliarvelo!!

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    1. Grazie, Jess. In realtà ho modificato alcune cose proprio in base ai tuoi suggerimenti. Un po' la fregatura di leggere i romanzi in anteprima. Però ancora grazie e sono contenta ti sia piaciuto.

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  3. Grazie Deb della bella presentazione. Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi, sperando di non deluderti, ma mi metto buona buona in fila nelle tue letture.

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    1. E io non vedo l'ora di iniziarlo, sono curiosissima e attendevo un suspense dall'"assassino" *_*

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