La corte di nebbia e furia di Sarah J.Maas: recensione - Leggendo Romance



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La corte di nebbia e furia di Sarah J.Maas: recensione



Eccomi con la seconda recensione della giornata, felicissima di potervi parlare di La corte di nebbia e furia, di Sarah J.Maas, pubblicato da Mondadori.

Qualche tempo fa vi avevo parlato di La corte di rose e spine, il primo capitolo di questa fantastica serie fantasy,  A Court of Thorns and Roses. (la mia recensione QUI). Con La corte di nebbia e furia la Maas ha fatto prendere una nuova direzione alla storia, già avvincente e che ora è ancora più appassionante.

Una piccola parte di me bisbigliava che potevo sopravvivere ad Amarantha; potevo sopravvivere alla transizione in quel nuovo corpo estraneo... Ma non ero sicura di poter sopravvivere a quella cavità vuota e fredda nel mio petto. Persino durante i periodi più bui, quella parte di me era stata piena di colore, di luce. Forse diventare una Fae l'aveva distrutta. Forse Amarantha l'aveva distrutta. O forse l'avevo distrutta io, quando avevo ficcato i pugnali nei cuori di due innocenti e il loro sangue mi aveva scaldato le mani.

LA CORTE DI NEBBIA E FURIA
Sarah J. Maas


Serie: A Court of Thorns and Roses #2
Genere: Fantasy
Titolo originale: A Court of Mist and Fury
Editore: Mondadori
Prezzo cartaceo: € 17,90
Prezzo ebook: € 8,99
Pagine: 625
Link d’acquisto: Mondadori



Mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei...

Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto – secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte – è per lei quasi un sollievo. Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.




LA MIA OPINIONE
A volte fare la cosa giusta significa perdere per sempre una parte di noi.

ATTENZIONE: LA RECENSIONE CONTIENE ACCENNNI AGLI AVVENIMENTI DEL LIBRO PRECEDENTE

Feyre ha lottato per la salvezza di Tamlin e della Corte di Primavera, ma questo ha significato cambiare profondamente, non solo nella sua natura che l'ha trasformata da umana a Fae, ma soprattutto nella sua anima, che ora si trova distrutta dai sensi di colpa, dalle cose che ha vissuto, ma soprattutto dai gesti che ha dovuto compiere per ottenere la libertà.

Ora che tutto può essere semplice, che l'amore per Tamlin sembra poter essere vissuto appieno e che il popolo dei Fae può vivere in pace, proprio ora è il momento più difficile attraversato dalla nostra protagonista. Con un cuore umano e un corpo immortale che sta mutando velocemente, nuovi poteri da gestire, una coscienza con cui fare i conti e il suo desiderio di indipendenza al quale Tamlin non vuole cedere per il timore che possa accaderle qualcosa, Feyre sente quasi di soffocare, nonostante l'amore per Tamlin sia sempre presente.

Nella dimora della Corte di Primavera le cose non sembrano aver preso il giusto corso ed ecco arrivare Rhysand, il signore della Corte della Notte, lo stesso che aveva stretto un patto con Feyre che implica la sua presenza alla Corte per una settimana ogni mese.

Feyre si troverà a dover fare i conti con questa nuova situazione, a cercare di capire cosa sia giusto e cosa no, dove il suo spirito e la sua coscienza la porteranno. Cosa accadrà all'intrepida e coraggiosa ragazza che abbiamo conosciuto? Riuscirà a far trionfare l'amore e a guarire le sue ferite?

Anche questa volta sono rimasta ammaliata dalla storia, temevo di ritrovarmi a leggere qualcosa di già visto nel primo capitolo, di scontato, e invece ecco qua che tutto prende delle pieghe inaspettate, l'azione e la magia sono sempre più presenti, i colpi di scena si susseguono e la storia ha un ritmo incalzante.

La storia viene raccontata attraverso il punto di vista di Feyre, e questo ce la fa comprendere sino in fondo, ne vediamo le sfaccettature, i sentimenti, i pensieri e capiamo quanto sia cambiata e diventata donna. L'ho apprezzata tantissimo e, se nel primo capitolo il mio cuore ha perso qualche battito per Tamlin, questa volta arriva il vero Rhys a farmi perdere la testa, quello che avevamo avuto la possibilità di scorgere dietro la facciata arrogante e pericolosa.

Non vi dirò altro sulla trama, si deve leggerla per ritrovarsi immersi nelle atmosfere di questo mondo magico e misterioso, dove l'amore, la passione, i tradimenti e le cospirazioni sono a ogni angolo.

La Maas ha uno stile indimenticabile, capace di trasmettere sensazioni e raccontare i dettagli senza mai annoiare, travolgendo il lettore con la sua storia sin dalle prime pagine. Un libro corposo, ma che si legge d'un fiato.

Se lo consiglio? Assolutamente, questa saga è imperdibile per chi ama le storie d'amore, la magia e i colpi di scena, oltre che un'ambientazione fantasy straordinaria.





Sarah J. Maas è nata e cresciuta a New York, ma dopo essersi laureata nel 2008 si è trasferita nel sud della California. Ha avuto sempre una passione smodata per le storie di fate e il folclore, anche se preferirebbe essere quella che fa a pezzi il drago (anziché la damigella in difficoltà). Quando non è impegnata a lavorare, si perde tra le sue passioni: Han Solo, sgargianti smalti per unghie e la danza classica. Ha esordito con Il trono di ghiaccio (Mondadori, 2013), primo romanzo della saga omonima. Ha poi pubblicato, sempre con Mondadori: La corona di mezzanotte (2016),  La corona di fuoco (2018), Regina di Ombre (2018) e La corte di rose e di spine (2019).







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