L'ultima notte della nostra vita di Adam Silvera
Buon martedì, è arrivato il momento di una nuova recensione. Questa volta si tratta di L'ultima notte della nostra vita, young adult di Adam Silvera e pubblicato da Il Castoro, collana HotSpot.
L'ultima notte della nostra vita non è solo uno young adult, ma è anche una riflessione sulla vita e la sua importanza, su come sia importante vivere realmente e afferrare tutto quando è ancora possibile. Proprio per questo motivo il romanzo di Adam Silvera non è solo per ragazzi, ma anche per noi adulti che troppo spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante assaporare ogni istante per non avere rimpianti.
L'ULTIMA NOTTE DELLA NOSTRA VITA
Adam Silvera
Editore: Il Castoro |HotSpot
Genere: Young Adult
Data di uscita: 30/04/219
Pagine: 354
Prezzo cartaceo: €. 16,00
Prezzo ebook: €. ---
Link acquisto: Il Castoro
LA MIA OPINIONE
La morte fa parte della vita, fa paura è vero, ma se la vita cè stata vissuta veramente è davvero importante la sua durata?
Mateo e Rufus vivono in un mondo in cui la morte viene annunciata, proprio così. La Death-Cast è l'organizzazione che si occupa di comunicare con una telefonata a chi è destinato a questa sorte che nelle seguenti 24 ore la morte busserà alla loro porta. Nessuno sa come gli operatori della Death-Cast conoscano la data della morte di ognuno, quello che si sa è che se si riceve quella chiamata non si può fare nulla per contrastare il proprio destino, si può solo cercare di non sprecare tempo prima della fine.
Mateo e Rufus hanno ricevuto quella chiamata lo stesso giorno, ora sono Decker, destinati a morire entro 24 ore. Questi due ragazzi appena diciottenni non si conoscono, fanno vite completamente diverse, ma la solitudine delle ultime ore li spinge a cercare un Ultimo Amico nei forum creati appositamente trovare qualcuno con cui passare gli ultimi momenti della propria vita. È grazie a questo che hanno modo di incontrarsi e passare quell'ultima giornata insieme a donare l'uno all'altro una parte di sé, cambiando e cambiandosi, migliorandosi e vivendo realmente in una sola giornata quello che sino a quel momento non erano mai riusciti a vivere.
Mateo è un ragazzo schivo, pauroso, orfano di madre e con un padre in coma che vive all'interno del suo appartamento, passando il tempo leggendo o giocando al computer. Non ha amici, le persone che ha fatto entrare nella sua vita sono solo l'amica Lydia e la figlia Penny, oltre ovviamente al padre. Mateo è l'esempio perfetto di colui che sino a quel momento si è limitato a esistere e che solo grazie a Rufus si metterà alla prova e riuscirà a fare cose che non era mai riuscito a fare, scoprire parti di sé che non conosceva e vivere pienamente.
Rufus è orfano, vive in una casa famiglia assieme ai suoi due amici e non ha paura di vivere, anzi è un ragazzo ribelle, che agisce. Totalmente diverso da Mateo, ma grazie a lui riesce a trovare quella pace che gli è sempre mancata, a tornare a sorridere, a rimettere insieme i cocci della propria vita.
Mateo e Rufus hanno paura, questo è comprensibile, ma decidono di passare insieme il loro ultimo giorno passando da un luogo all'altro di New York, compiendo esperienze che li cambieranno, esprimendo sentimenti che non avrebbero forse mai provato, vivendo realmente.
Il destino è davvero segnato? Tutto finisce, ma a volte la fine trasforma tutto in un inizio e un viaggio incredibili.
Appena ho avuto modo di posare gli occhi su questo romanzo ho pensato che mi sarebbe piaciuto e così è stato. La storia creata da Adam Silvera è insieme dolce, commovente ma anche intensa e piena di vita. La morte aleggia come uno spettro, ma ben presto ci si immerge talmente tanto nelle vite dei due protagonisti da sentire solo sensazioni forti e speranza.
Lo stile di Silvera è affascinante, originale, scorrevole e permette al lettore di sentirsi accanto ai due protagonisti scandendo con loro il tempo che scorre. Rufus e Mateo sono descritti in maniera impeccabile, attraverso i loro pensieri viviamo sulla nostra pelle le emozioni, le paure, l'amore, l'amicizia.
Alle vite dei due ragazzi se ne intrecciano altre che l'autore ci fa conoscere, riesce a descrivere e ne trasmette le sensazioni, come in una cronaca di una giornata che sta per sconvolgere le vite di molti.
L'ultima notte della nostra vita invita a non sprecare nemmeno un attimo, a vivere come se ogni momento fosse l'ultimo, perché anche se non possiamo conoscere in anticipo il momento della nostra morte sappiamo che prima o poi arriverà e il suo coglierci di sorpresa dovrebbe spronarci a passare il nostro tempo abbracciando la vita, i sentimenti e noi stessi. La morte fa paura, ma non vivere davvero è ancora più spaventoso.
Mateo e Rufus vivono in un mondo in cui la morte viene annunciata, proprio così. La Death-Cast è l'organizzazione che si occupa di comunicare con una telefonata a chi è destinato a questa sorte che nelle seguenti 24 ore la morte busserà alla loro porta. Nessuno sa come gli operatori della Death-Cast conoscano la data della morte di ognuno, quello che si sa è che se si riceve quella chiamata non si può fare nulla per contrastare il proprio destino, si può solo cercare di non sprecare tempo prima della fine.
Mateo e Rufus hanno ricevuto quella chiamata lo stesso giorno, ora sono Decker, destinati a morire entro 24 ore. Questi due ragazzi appena diciottenni non si conoscono, fanno vite completamente diverse, ma la solitudine delle ultime ore li spinge a cercare un Ultimo Amico nei forum creati appositamente trovare qualcuno con cui passare gli ultimi momenti della propria vita. È grazie a questo che hanno modo di incontrarsi e passare quell'ultima giornata insieme a donare l'uno all'altro una parte di sé, cambiando e cambiandosi, migliorandosi e vivendo realmente in una sola giornata quello che sino a quel momento non erano mai riusciti a vivere.
Mateo è un ragazzo schivo, pauroso, orfano di madre e con un padre in coma che vive all'interno del suo appartamento, passando il tempo leggendo o giocando al computer. Non ha amici, le persone che ha fatto entrare nella sua vita sono solo l'amica Lydia e la figlia Penny, oltre ovviamente al padre. Mateo è l'esempio perfetto di colui che sino a quel momento si è limitato a esistere e che solo grazie a Rufus si metterà alla prova e riuscirà a fare cose che non era mai riuscito a fare, scoprire parti di sé che non conosceva e vivere pienamente.
Rufus è orfano, vive in una casa famiglia assieme ai suoi due amici e non ha paura di vivere, anzi è un ragazzo ribelle, che agisce. Totalmente diverso da Mateo, ma grazie a lui riesce a trovare quella pace che gli è sempre mancata, a tornare a sorridere, a rimettere insieme i cocci della propria vita.
Mateo e Rufus hanno paura, questo è comprensibile, ma decidono di passare insieme il loro ultimo giorno passando da un luogo all'altro di New York, compiendo esperienze che li cambieranno, esprimendo sentimenti che non avrebbero forse mai provato, vivendo realmente.
Il destino è davvero segnato? Tutto finisce, ma a volte la fine trasforma tutto in un inizio e un viaggio incredibili.
Appena ho avuto modo di posare gli occhi su questo romanzo ho pensato che mi sarebbe piaciuto e così è stato. La storia creata da Adam Silvera è insieme dolce, commovente ma anche intensa e piena di vita. La morte aleggia come uno spettro, ma ben presto ci si immerge talmente tanto nelle vite dei due protagonisti da sentire solo sensazioni forti e speranza.
Lo stile di Silvera è affascinante, originale, scorrevole e permette al lettore di sentirsi accanto ai due protagonisti scandendo con loro il tempo che scorre. Rufus e Mateo sono descritti in maniera impeccabile, attraverso i loro pensieri viviamo sulla nostra pelle le emozioni, le paure, l'amore, l'amicizia.
Alle vite dei due ragazzi se ne intrecciano altre che l'autore ci fa conoscere, riesce a descrivere e ne trasmette le sensazioni, come in una cronaca di una giornata che sta per sconvolgere le vite di molti.
L'ultima notte della nostra vita invita a non sprecare nemmeno un attimo, a vivere come se ogni momento fosse l'ultimo, perché anche se non possiamo conoscere in anticipo il momento della nostra morte sappiamo che prima o poi arriverà e il suo coglierci di sorpresa dovrebbe spronarci a passare il nostro tempo abbracciando la vita, i sentimenti e noi stessi. La morte fa paura, ma non vivere davvero è ancora più spaventoso.
TAPPE REVIEW PARTY
Adam Silvera è uno degli autori più amati nel panorama Young Adult e i suoi romanzi sono sempre bestseller del New York Times. Prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come libraio per ragazzi, come assistente marketing in un’agenzia letteraria e ha recensito romanzi per bambini e per adolescenti su un sito web. Vive a New York
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