Tutta la verità su Ruth Malone di Emma Flint: Cronaca nera, il caso Alice Crimmins
Buongiorno e buon venerdì. Arriva il fine settimana e nell'attesa vi parlo oggi di Tutta la verità su Ruth Malone, il thriller di Emma Flint, pubblicato da Piemme.
La storia di Tutta la verità su Ruth Malone è ispirata a un caso vero che sconvolse l'America negli anni '60: il caso Alice Crimmins. Anche Ruth è una madre sola come Alice, bella e invidiata come lei, e accusata di aver fatto del male ai propri figli. Pregiudizio, dicerie, verità? Per scoprire la verità su Ruth Malone dovrete leggere il romanzo, mentre io vi perlerò di Alice Crimmins.
New York, una torrida estate del '65. Capelli cotonati rosso fuoco, pantaloni Capri, sigaretta tra le labbra: Ruth Malone, divorziata e giovane madre di due bambini, è la Marilyn del quartiere. Le piace bere, uscire, avere uomini diversi, specie ora che ha dato il benservito al marito Frank, con cui è in guerra per la custodia dei bambini. Cindy e Frank Jr. sono i suoi piccoli tesori, i capelli che pettina ogni mattina e le bocche che sfama ogni giorno, stando attenta che mangino abbastanza verdura.
Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta".
Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile.
Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60, Tutta la verità su Ruth Malone è un thriller serratissimo, e al tempo stesso un romanzo magnifico e sorprendente. Ruth Malone: vi sembrerà di averla conosciuta davvero, e vi si spezzerà il cuore per lei.
Sono passati ormai 54 anni da quando Alice Crimmins riempì i giornali di tutta l'America. Era il 14 luglio del 1965 quando due bambini, Eddie di 5 anni e Alice Marie di 4 scomparvero dal loro appartamento al piano terra in un quartiere di New York.
Inizialmente Alice accusò l'ex marito di aver preso i figli ma quando capì che non era così, Alice chiamò la polizia per denunciarne la scomparsa. A capo delle indagini il detective Gerard H. Piering, cattolico e padre di sei figli; forse per questo Alice non gli piacque sin da subito. Alice aveva un aspetto che secondo i canoni del tempo non rispecchiava quello adatto a una madre di famiglia: bella, vestiti aderenti, tacchi e trucco.
La cronaca riporta che il detective Piering, arrivato sul luogo della scomparsa non abbia fatto foto o annotato nulla della scena, non seguendo le procedure per un sospetto omicidio. Non c'erano prove a carico di Alice Crimmins, ma la polizia la credeva coinvolta.
La piccola Alice Marie venne ritrovata strangolata alcuni giorni dopo, e successivamente anche Eddie venne trovato morto in circostanze che non furono mai stabilite.
I detective incaricati cercarono di smascherare Alice proprio quando il corpo di Alice Marie fu trovato, portandola sul luogo del ritrovamento senza avvisarla per verificare le sue reazioni. Alice non sembrò avere la reazione "giusta" per l'opinione pubblica: svenne davanti alla figlia morta, ma non mostrò lacrime davanti alle telecamere.
Alice venne descritta dalla stampa come la "rossa sexy", anche a causa del suo strano comportamento; sembra infatti che solo poco tempo dopo la morte dei suoi bambini fosse già dedita alla vita sociale. La polizia lo trovò ovviamente sospetto, mentre alcuni affermavano che tutto questo fosse dovuto alla necessità di Alice di allontanarsi dalla casa dove vivevano i suoi figli.
Le indagini proseguirono, la polizia tenne d'occhio la Crimmins, ma non furono trovate prove che la collegassero in maniera inconfutabile all'omicidio dei due figli.
Tempo dopo arrivò una telefonata anonima che asseriva di aver notato un uomo e una donna proprio la notte del 14 luglio portare in auto un fagotto e un bambino. Il testimone anonimo venne identificato, si trattava di Sophie Earomirski e identificò la donna di quella notte in Alice Crimmins.
A settembre del 1967 la Crimmins venne arrestata per omicidio e sin da subito venne soprannominata "Sexpot on trial", la bomba sexy sotto processo. Durante il processo tutta la sua vita privata venne messa sotto accusa e giudicata.
Alice Crimmins venne incriminata per omicidio colposo e messa in prigione, ma solo un mese dopo i suoi avvocati riuscirono a ribaltare la condanna. Nel 1971 però venne nuovamente processata e questa volta condannata per omicidio di primo grado del figlio e per omicidio colposo di Alice Marie.
Il fatto che durante la prigionia sposò Anthony Grace, l'uomo che si credeva fosse stato suo complice negli omicidi, non la aiutò a togliersi di dosso il pregiudizio. Alice Crimmins non fu mai presunta colpevole, tutti puntarono il dito contro di lei sin dall'inizio e, forse, per molti il giudizio aveva più a che fare con la sua vita sessuale che con gli omicidi. Nel 1977 venne messa in libertà vigilata.
L'opinione pubblica si divise, ma, nonostante la condanna, una verità certa non fu mai dimostrata.
Eccovi tutte le tappe del blogtour, e ricordatevi di continuare a seguirci lunedì quando troverete le nostre recensioni al libro.
La storia di Tutta la verità su Ruth Malone è ispirata a un caso vero che sconvolse l'America negli anni '60: il caso Alice Crimmins. Anche Ruth è una madre sola come Alice, bella e invidiata come lei, e accusata di aver fatto del male ai propri figli. Pregiudizio, dicerie, verità? Per scoprire la verità su Ruth Malone dovrete leggere il romanzo, mentre io vi perlerò di Alice Crimmins.
TUTTA LA VERITÀ SU RUTH MALONE
Emma Flint
Editore: Piemme
Genere: Thriller psicologico
Prezzo x ebook: €. 9,99
Prezzo cartaceo: €. 18,50
Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta".
Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile.
Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60, Tutta la verità su Ruth Malone è un thriller serratissimo, e al tempo stesso un romanzo magnifico e sorprendente. Ruth Malone: vi sembrerà di averla conosciuta davvero, e vi si spezzerà il cuore per lei.
CRONACA NERA: ALICE CRIMMINS
Sono passati ormai 54 anni da quando Alice Crimmins riempì i giornali di tutta l'America. Era il 14 luglio del 1965 quando due bambini, Eddie di 5 anni e Alice Marie di 4 scomparvero dal loro appartamento al piano terra in un quartiere di New York.
Inizialmente Alice accusò l'ex marito di aver preso i figli ma quando capì che non era così, Alice chiamò la polizia per denunciarne la scomparsa. A capo delle indagini il detective Gerard H. Piering, cattolico e padre di sei figli; forse per questo Alice non gli piacque sin da subito. Alice aveva un aspetto che secondo i canoni del tempo non rispecchiava quello adatto a una madre di famiglia: bella, vestiti aderenti, tacchi e trucco.
La cronaca riporta che il detective Piering, arrivato sul luogo della scomparsa non abbia fatto foto o annotato nulla della scena, non seguendo le procedure per un sospetto omicidio. Non c'erano prove a carico di Alice Crimmins, ma la polizia la credeva coinvolta.
La piccola Alice Marie venne ritrovata strangolata alcuni giorni dopo, e successivamente anche Eddie venne trovato morto in circostanze che non furono mai stabilite.
I detective incaricati cercarono di smascherare Alice proprio quando il corpo di Alice Marie fu trovato, portandola sul luogo del ritrovamento senza avvisarla per verificare le sue reazioni. Alice non sembrò avere la reazione "giusta" per l'opinione pubblica: svenne davanti alla figlia morta, ma non mostrò lacrime davanti alle telecamere.
Alice venne descritta dalla stampa come la "rossa sexy", anche a causa del suo strano comportamento; sembra infatti che solo poco tempo dopo la morte dei suoi bambini fosse già dedita alla vita sociale. La polizia lo trovò ovviamente sospetto, mentre alcuni affermavano che tutto questo fosse dovuto alla necessità di Alice di allontanarsi dalla casa dove vivevano i suoi figli.
Le indagini proseguirono, la polizia tenne d'occhio la Crimmins, ma non furono trovate prove che la collegassero in maniera inconfutabile all'omicidio dei due figli.
Tempo dopo arrivò una telefonata anonima che asseriva di aver notato un uomo e una donna proprio la notte del 14 luglio portare in auto un fagotto e un bambino. Il testimone anonimo venne identificato, si trattava di Sophie Earomirski e identificò la donna di quella notte in Alice Crimmins.
A settembre del 1967 la Crimmins venne arrestata per omicidio e sin da subito venne soprannominata "Sexpot on trial", la bomba sexy sotto processo. Durante il processo tutta la sua vita privata venne messa sotto accusa e giudicata.
Alice Crimmins venne incriminata per omicidio colposo e messa in prigione, ma solo un mese dopo i suoi avvocati riuscirono a ribaltare la condanna. Nel 1971 però venne nuovamente processata e questa volta condannata per omicidio di primo grado del figlio e per omicidio colposo di Alice Marie.
Il fatto che durante la prigionia sposò Anthony Grace, l'uomo che si credeva fosse stato suo complice negli omicidi, non la aiutò a togliersi di dosso il pregiudizio. Alice Crimmins non fu mai presunta colpevole, tutti puntarono il dito contro di lei sin dall'inizio e, forse, per molti il giudizio aveva più a che fare con la sua vita sessuale che con gli omicidi. Nel 1977 venne messa in libertà vigilata.
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