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La guerra di Margot di Monica Hesse: Il sogno americano infranto


Oggi è il mio turno di ospitare una tappa del blogtour per il romanzo La guerra di Margot, di Monica Hesse, pubblicato da Piemme.

Monica Hesse ha scritto un romanzo che sa toccare il lettore, ma ha messo in luce un’aspetto della Guerra che non molti, io per prima, non conoscevo. La guerra di Margot mi ha permesso di scoprire quanto la Seconda Guerra Mondiale, e non solo, abbia portato conseguenze anche in chi pensava di essere al sicuro, lontano dai luoghi in cui il conflitto si stava svolgendo. Oggi è proprio mio compito quello di raccontarvi del sogno americano infranto di giapponesi e tedeschi, molti dei quali nati e cresciuti in quel paese che per molti di noi è sinonimo di libertà dall’oppressione nazista.

LA GUERRA DI MARGOT
Monica Hesse

La guerra di Margot
Editore: Piemme
Genere: Narrativa contemporanea
Prezzo copertina cartaceo:   €. 17,90
Prezzo ebook:   €. 9,99
Pagine: 304
Link acquisto: Piemme

Non riuscirete a dimenticare queste due ragazzine e la loro storia.
L'immagine, controsole, è di una ragazzina dai capelli biondi, seduta su un muretto, intenta a scrivere sul suo diario. È la prima volta che Haruko vede Margot: il muretto è quello del campo di internamento di Crystal City, Texas.
È il 1944 e a Crystal City ci sono famiglie giapponesi e tedesche, strappate al loro sogno americano per diventare prigioniere a casa propria, in nome della guerra che si sta combattendo molto lontano. Margot scrive tutto sul suo taccuino, anche quel primo incontro con Haruko.
Non sa che ben presto, tra lei, di famiglia tedesca, e quella ragazzina giapponese appena arrivata, nascerà un'amicizia segreta, profonda e viscerale. Sono l'una l'opposto dell'altra, ma c'è una cosa che hanno in comune: il campo. Quel luogo senza aria che le sta cambiando profondamente.
E quando Margot si troverà alle prese con un segreto che non può raccontare neanche ad Haruko, si vedrà costretta a compiere la scelta più difficile. E lo farà solo in nome dell'amicizia: perché il legame tra Margot e Haruko è più forte dell'orrore e dell'odio dei grandi.


IL SOGNO AMERICANO INFRANTO


Campi di internamento: così venivano chiamati quelle che erano i luoghi dove vennero confinati cittadini americani di origine giapponese e tedesca durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale.

I campi di internamento esattamente quello che racconta la loro definizione, luoghi in cui le persone, dietro una parvenza di normalità erano costrette a vivere senza poterne uscire se non per ritornare nella loro patria di origini e che ogni giorno erano obbligare a sottostare a restrizioni che ne minavano totalmente la libertà.

Nei campi di internamento vennero confinate intere famiglie di cittadini di determinati gruppi etnici considerati pericolosi per il governo, gruppi ai quali non sarebbe più stato permesso di continuare a vivere liberi su suolo americano. Fu Roosevelt a firmare l'ordine di internamento dei giapponesi agli inizi del 1942, anche in conseguenza dell'attacco  a Pearl Harbor. Nati apparentemente come una precauzione verso un possibile nemico ed evitarne attività di spionaggio a favore dei loro paesi di origine, in realtà nascondevano una forte componente razziale e un'ingiustizia di fondo.

Nei campi di internamento venivano rinchiusi cittadini in prevalenza di origine giapponese, ma anche tedesca (e ho scoperto italo-americani). In poche settimane oltre 120.000 giapponesi presenti in suolo americano furono prelevati dalle loro case, allontanati dai loro lavori e possedimenti per essere rinchiusi in queste strutture.

È in uno di questi campi che incontriamo Margot e Haruko, a Crystal City, in Texas. È attraverso i loro occhi che scopriamo come l'apparente normalità di quei luoghi nascondesse in realtà delle forti privazioni. Margot e Haruko, due ragazze a cui il sogno della libertà è precluso solo per un'origine diversa, senza colpe. Il campo di internamento di Crystal City è la loro gabbia non scelta, un luogo in cui ogni mattina devono mettersi in fila per essere contate dai soldati americani, un luogo dal quale non possono uscire per nessuna ragione. A Crystal City la città sembra un luogo normale: ci sono scuole, luoghi di lavoro, case, ma è in tutto e per tutto un ghetto in cui non solo chi vi è rinchiuso è separato dagli americani, ma anche al suo interno è settoriale, giapponesi divisi da tedeschi, scuole specifiche per ognuno di loro, parti della città diverse. Qui per tutto ciò che occorre deve essere fatta richiesta, ogni oggetto vagliato e spesso la richiesta viene rifiutata, anche si tratti di un semplice libro di chimica, perché considerato pericoloso in quanto le nozioni in esso contenute potrebbero essere utilizzate a scopi bellicosi e di rivolta.

Crystal City è un luogo fatto di diffidenza, restrizioni, famiglie unite ma divise da tutti gli altri. Un luogo dove l'amicizia può diventare pericolosa, difficile da far nascere e mantenere, ma le nostre protagoniste ci riescono. Il loro rapporto diventa profondo, viscerale, anche se la loro reazione alla reclusione è diversa: Haruko prova rabbia per questa situazione, non la accetta; Margot ha imparato a far finta di aver scelto di entrare nel campo per stare con i propri genitori, in questo modo le è più semplice accettare la situazione.

I campi di internamento sono stati in tutto e per tutto un sogno infranto per le migliaia di persone che credevano in una america libera e nei suoi abitanti, sentimenti e legami messi alla prova duramente, ma anche coraggio e sacrificio. Al termine della Guerra, dopo lotte e molti anni più tardi, i giapponesi hanno ottenuto un risarcimento per i danni subiti in quegli anni, non è stato così invece per i tedeschi e gli italo-americani.

CALENDARIO BLOGTOUR
Ecco il calendario con tutte le tappe del blogtour, domani appuntamento sul blog Bookspedia, dove si parlerà della forza dell’amicizia.

Il sogno americano infranto calendario bt





Julia Sykes è l'autrice bestseller USA Today della serie Impossible. Ha sempre confinato le sue storie dark in un angolo della sua mente, quindi è stata entusiasta nello scoprire che altre persone volevano davvero leggerle. I suoi libri uniscono romance, suspense e BDSM.
Dopo aver trascorso quattro anni in Inghilterra, Julia è tornata nella sua patria, nel Sud degli Stati Uniti. Si è recentemente sistemata in South Carolina e trascorre il suo tempo accarezzando i suoi gattini, leggendo e facendo binge-watching di serie TV con suo marito, quando non scrive. Di solito potete trovare Julia in uno Starbucks, con le mani strette attorno a un bicchiere gigante di caffelatte ghiacciato.


Alla prossima,
   



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