Questo libro di fiabe aveva tantissime illustrazioni e mi ricordo le serate passate sul tavolo della cucina, con un foglio e una matita prima ricalcando i disegni e poi ricopiandoli a mano libera. Alcuni li ho ancora, e devo ammettere che non sono niente male. Esercizio che mi è poi tornato utile alle medie nell’ora di educazione artistica, tanti bellissimi 10 *_*

Ne ho già parlato in altre occasioni proprio in questa rubrica, ma non posso fare  a meno di nominarlo. Questo romanzo è legato al ricordo di una sensazione più che a un momento. Mi rammenta le coccole dell’infanzia, accoccolata tra le coperte e accompagnata da questa bellissima storia.

Lo so sembra strano, ma vi assicuro che ancora più strano è il ricordo a cui è legato questa opera. Dovete sapere che a 7/8 anni avevo un’enciclopedia molto vecchia in cui c’erano anche i classici come quelli di Dante, ma scritti proprio nella lingua originale. Ebbene mi ricordo un’estate passata sul terrazzo della casa dove abitavo, a prendere il sole e tentarne la lettura (ero decisamente precoce nella mia passione).

Se volete dare la colpa a qualcuno dell’esistenza di questo blog allora potete darla ai vampiri…Infatti dopo anni di pausa lettura, è stata proprio la storia di Edward e Bella a riportarmi tra i libri, e a non farmeli più lasciare. Ricordo che comprai il primo a Natale, e poi durante le feste acquistai tutti gli altri (tranne l’ultimo che non era ancora uscito) e passai 4 giorni (e notti) a divorarli.

E intendo proprio l’originale! Questo libro è stato il primo tentativo di lettura in lingua inglese, ed è stato un successo, tanto che ho scoperto anche una delle mie autrici preferite (oltre alla soddisfazione di essere riuscita a leggere in lingua).