Recensione QUESTO CANTO SELVAGGIO di Victoria Schwab
Oggi ho passato il sabato a sistemare la libreria e catalogare un po' di libri e mi sono resa conto di non aver ancora scritto una decina di recensioni di libri letti già da qualche mese. Credo sia il momento di recuperare, anche perché voglio mettere ordine per sentirmi più leggera e procedere con le nuove letture. Questa sera quindi ho deciso di parlarvi di Questo canto selvaggio, romanzo fantasy dalle tinte dark di Victoria Schwab pubblicato da Giunti. Halloween è passato da pochi giorni ma il romanzo della Schwab ne prolunga l'atmosfera, infatti è ambientato in una città invasa dai mostri. Un libro che mi ha sorpreso, originale, soprattutto la protagonista, assolutamente fuori dagli schemi.
Il Romanzo
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La mia opinione
In una città divisa in due in cui da ogni angolo e anfratto possono sbucare mostri pronti a toglierti la vita divorandoti l'anima e il corpo, una ragazza e un ragazzo totalmente diversi metteranno da parte i pregiudizi e scopriranno che spesso non si è solo come si appare.
Verity City ha visto nascere tra le sue strade mostri appartenenti a tre stirpi: Corsai e Malchai, pronti a cibarsi di carne umana, e Sunai, il genere più potente perché divorano l'anima attraverso la loro musica. Ora Verity City è divisa in due, a nord un uomo che ha asservito i mostri al suo volere per accrescere il proprio potere, Callum Harker, a sud Henry Flynn, un uomo che ha perso la famiglia durante i primi scontri e che ora combatte i mostri anche grazie all'aiuto dei tre Sunai che ha adottato: Leo, Ilsa e August.
È in questa situazione che August, il più piccolo dei figli adottati da Flynn, desideroso di aiutare la propria famiglia attivamente viene mandato in missione sotto copertura in una scuola nel lato nord della città con il compito di intercettare la figlia di Harker.
Kate Harker è tutto fuorché un'adolescente docile e remissiva; dopo che la madre è morta in un incidente in cui lei era presente, il suo unico scopo nella vita è stato quello di essere accettata e ammirata da quel padre che invece l'ha sempre allontanata. Crede fermamente che il suo compito sia tentare di assomigliare il più possibile al padre, e per questo usa atteggiamenti prepotenti, arroganti e spesso violenti per essere temuta e rispettata, per avere il potere. Tutto ciò che fa però sembra non rendere orgoglioso il padre, l'unico modo che potrebbe farle raggiungere il suo intento sarebbe catturare uno dei tanto preziosi Sunai in circolazione.
Kate a August sono nemici, ma se la prima non sa della vera natura di August e in qualche modo si trova ad aprirsi con lui, d'altro canto il Sunai ha un animo buono, non vuole fare del male, vorrebbe essere umano e non dover usare il suo dono per rubare le anime, nemmeno quella di Kate.
Kate e August hanno un rapporto strano, fatto di silenzi e comprensione al di là delle parole. Quando Kate scopre il segreto di August si trova davanti a una scelta: salvare quello che sembra essere diventato il suo unico amico nonostante sia un mostro, o cogliere l'occasione per dimostrare al padre che può essere capace e potente quanto lui?
Lo stile della Schwab riesce a rendere al meglio l'atmosfera cupa che si respira durante tutto il romanzo. La trama è originale e ci si ritrova spesso a pensare che i veri mostri non sono tanto quelli reali, quanto gli uomini che perseguono degli scopi egoistici e sono capaci di azioni terribili anche verso chi dovrebbero amare. Un romanzo che vuole essere un monito all'uguaglianza, a lasciare andare i pregiudizi e guardare oltre le apparenze per scoprire la vera essenza di chi si ha di fronte.
Ho apprezzato i due personaggi, devo dire che Kate non è propriamente quella che si potrebbe definire una ragazza simpatica, anzi ha spesso comportamenti da bulla, è solitaria, irrispettosa e scostante, anche quando si nota qualche crepa nel suo comportamento e quando si comprende che tutto ciò che fa lo fa per avere l'amore del padre, beh non cambia molto; probabilmente è proprio questa particolarità a renderla una protagonista unica nel suo genere. Per quanto riguarda il protagonista maschile, August, è un ragazzo tormentato che non si accetta per quello che è perché lo sente in contrasto con i suoi sentimenti, ma è anche molto più forte di ciò che lui stesso crede e al momento giusto sa prendere la decisione migliore, perseguendo la giustizia e la lealtà . Sono molto forti e ben caratterizzati anche i personaggi secondari, l'autrice ne svela ogni sfaccettatura e li rende importanti al fine della trama. Trama che è ricca di colpi di scena inaspettati, tradimenti e pericoli, la suspense cresce sino all'epilogo.
Un romanzo che mi ha affascinato, questo è il termine migliore per descrivere le sensazioni che ho provato durante la lettura e spero di poter leggere presto il seguito e scoprire cosa accadrà di August e Kate.
Verity City ha visto nascere tra le sue strade mostri appartenenti a tre stirpi: Corsai e Malchai, pronti a cibarsi di carne umana, e Sunai, il genere più potente perché divorano l'anima attraverso la loro musica. Ora Verity City è divisa in due, a nord un uomo che ha asservito i mostri al suo volere per accrescere il proprio potere, Callum Harker, a sud Henry Flynn, un uomo che ha perso la famiglia durante i primi scontri e che ora combatte i mostri anche grazie all'aiuto dei tre Sunai che ha adottato: Leo, Ilsa e August.
È in questa situazione che August, il più piccolo dei figli adottati da Flynn, desideroso di aiutare la propria famiglia attivamente viene mandato in missione sotto copertura in una scuola nel lato nord della città con il compito di intercettare la figlia di Harker.
Kate Harker è tutto fuorché un'adolescente docile e remissiva; dopo che la madre è morta in un incidente in cui lei era presente, il suo unico scopo nella vita è stato quello di essere accettata e ammirata da quel padre che invece l'ha sempre allontanata. Crede fermamente che il suo compito sia tentare di assomigliare il più possibile al padre, e per questo usa atteggiamenti prepotenti, arroganti e spesso violenti per essere temuta e rispettata, per avere il potere. Tutto ciò che fa però sembra non rendere orgoglioso il padre, l'unico modo che potrebbe farle raggiungere il suo intento sarebbe catturare uno dei tanto preziosi Sunai in circolazione.
Kate a August sono nemici, ma se la prima non sa della vera natura di August e in qualche modo si trova ad aprirsi con lui, d'altro canto il Sunai ha un animo buono, non vuole fare del male, vorrebbe essere umano e non dover usare il suo dono per rubare le anime, nemmeno quella di Kate.
Kate e August hanno un rapporto strano, fatto di silenzi e comprensione al di là delle parole. Quando Kate scopre il segreto di August si trova davanti a una scelta: salvare quello che sembra essere diventato il suo unico amico nonostante sia un mostro, o cogliere l'occasione per dimostrare al padre che può essere capace e potente quanto lui?
Lo stile della Schwab riesce a rendere al meglio l'atmosfera cupa che si respira durante tutto il romanzo. La trama è originale e ci si ritrova spesso a pensare che i veri mostri non sono tanto quelli reali, quanto gli uomini che perseguono degli scopi egoistici e sono capaci di azioni terribili anche verso chi dovrebbero amare. Un romanzo che vuole essere un monito all'uguaglianza, a lasciare andare i pregiudizi e guardare oltre le apparenze per scoprire la vera essenza di chi si ha di fronte.
Ho apprezzato i due personaggi, devo dire che Kate non è propriamente quella che si potrebbe definire una ragazza simpatica, anzi ha spesso comportamenti da bulla, è solitaria, irrispettosa e scostante, anche quando si nota qualche crepa nel suo comportamento e quando si comprende che tutto ciò che fa lo fa per avere l'amore del padre, beh non cambia molto; probabilmente è proprio questa particolarità a renderla una protagonista unica nel suo genere. Per quanto riguarda il protagonista maschile, August, è un ragazzo tormentato che non si accetta per quello che è perché lo sente in contrasto con i suoi sentimenti, ma è anche molto più forte di ciò che lui stesso crede e al momento giusto sa prendere la decisione migliore, perseguendo la giustizia e la lealtà . Sono molto forti e ben caratterizzati anche i personaggi secondari, l'autrice ne svela ogni sfaccettatura e li rende importanti al fine della trama. Trama che è ricca di colpi di scena inaspettati, tradimenti e pericoli, la suspense cresce sino all'epilogo.
Un romanzo che mi ha affascinato, questo è il termine migliore per descrivere le sensazioni che ho provato durante la lettura e spero di poter leggere presto il seguito e scoprire cosa accadrà di August e Kate.
Victoria Elizabeth Schwab, autrice già di grande successo all’estero, è celebre grazie all’originalità dei suoi mondi fantasy. Tra le sue opere più famose la saga The Archived, di cui Fox ha opzionato i diritti televisivi, il romanzo Vicious, i cui diritti cinematografici sono andati alla casa di produzione Scott Free, di Ridley Scott, e la saga Darker Shade of Magic. I diritti cinematografici per Quel canto selvaggio, che ha esordito al primo posto della classifica YA del New York Times, sono stati acquisiti da Sony e il vivace passaparola internazionale ha già risvegliato la curiosità dei lettori italiani.
2 Commenti
Concordo con tutto quello che hai scritto! Io ho letto il seguito in inglese e mi è piaciuto ancora di più di questo primo volume ;)
RispondiEliminaBellissimo, non vedo l'ora di leggerlo, magari durante le vacanze natalizie potrei decidere di recuperare la copia in inglese :)
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