Recensione ABSENCE. IL GIOCO DEI QUATTRO di Chiara Panzuti
E se un giorno all’improvviso il nostro corpo non esistesse più agli occhi del mondo? Se improvvisamente, senza spiegazione fossimo solo in grado di percepirci, di vedere gli altri ma non noi stessi? Absence. Il gioco dei quattro è il romanzo di cui vi presento la mia recensione oggi, scritto da Chiara Panzuti ed edito LainYA.
Per me Absence è stato una rivelazione, la trama mi ha intrigato sin da subito, ma credo che il viaggio dei quattro ragazzi protagonisti sia impossibile da raccontare appieno, solo leggendolo si ha la possibilità di carpirne le sfumature, il messaggio. Voglio provare a parlarvene cercando di spoilerare il meno possibile, ma il mio consiglio è di immergervi in questa trilogia fantasy capace di descrivere appieno una situazione che, riflettendoci riconosciamo come nostra e della società in cui viviamo.
Serie: Absence #1
Autore: Chiara Panzuti
Casa editrice: Fazi | LainYA
Genere: Fantasy YA
Pagine: 335
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith
non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità , dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità ?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi.
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
RECENSIONE
Un romanzo originale, avvincente, misterioso, ricco di suspense e che tocca una tematica sempre più attuale, soprattutto nella società moderna: l' invisibilità degli individui. Scomparire agli occhi del mondo, di chi ci ama e chi incrociamo solamente sulla nostra strada, improvvisamente e senza una ragione è la base su cui poggia la trama del romanzo della Panzuti, ma è anche uno spunto per riflettere su chi siamo realmente. Il nostro corpo ci mostra agli altri, ma ci vedono realmente? Noi siamo altro, al di là di un corpo noi esistiamo. Un romanzo di formazione che parla di ricerca della propria identità e della sua importanza e allo stesso tempo sa coinvolgere con una storia fantasy davvero ben costruita in ogni dettaglio.
A volte occorre ritrovare sé stessi, e per farlo servono più esperienze che specchi. Perché se è vero che l’invisibilità arriva da fuori, allora il suo contrario può esplodere da dentro.
Faith, Jared, Scott e Christabel: quattro adolescenti che non hanno mai trovato il loro posto nel mondo, che in qualche maniera sono sempre stati invisibili perché gli altri li hanno resi tali e che forse, proprio per questo sono stati scelti per scomparire realmente.
Faith, sempre in movimento, sballottata da un paese all'altro, che ama fare istantanee immaginarie per poter ricordare ogni particolare e con un'unica certezza nella vita: l'amore della madre e della sorella che deve nascere. Lei è impulsiva, emotiva e combattiva. Jared, il ragazzo a cui tutti hanno affibbiato il ruolo di adolescente problematico da evitare che sembra non potersi più scrollare di dosso, orfano assieme al fratello più piccolo a cui si è ritrovato a fare da genitore. Lui è razionale, pratico e protettivo. Christabel, la ragazza che ha passato la vita ad accudire una nonna malata e si è nascosta al mondo. Lei è pessimista, insicura ma anche caparbia e altruista. Scott, il ragazzo che non ha mai avuto radici, sempre in giro per il mondo con i propri genitori senza avere la possibilità di creare legami reali e duraturi. Lui è allegro, ironico, spensierato.
Non sei un appiglio, io …preferirei di gran lunga affogare. E potrei fare a meno di vederti, potrei benissimo essere in questo casino da solo. Ma non posso negare che quando ti guardo…sto bene. Faith, questo è vero. Tu per me sei vera.
Ritrovarsi in una situazione incredibile, impauriti, pieni di domande senza risposta e con il pericolo in agguato crea tra questi quattro estranei un legame, un'amicizia, proprio perché loro riescono a "vedersi" realmente. Quattro identità che esistono e si trovano in un gioco più grande di loro, nelle mani di qualcuno che non ha volto e nome e che ha per loro un disegno, ma quale?
Dolore, insicurezze, senso di frustrazione, amicizia, amore e tanti altri sentimenti che animano i personaggi di questa storia che si trovano a perdere tutto ciò che hanno sempre conosciuto e loro stessi, ma che iniziando questo viaggio capiranno cosa sia realmente importante e quanto gli individui cerchino una sorta di alienazione, sempre pronti a riempire i vuoti con altro, distaccati, impassibili verso il prossimo. Loro, alla ricerca del proprio posto nel mondo comprenderanno che la vera casa sono loro stessi e non un luogo fisico.
Lo stile dell'autrice è fluido, avvincente, riesce a scavare nel profondo dei sentimenti e delle emozioni dei suoi personaggi rendendo il lettore partecipe in tutto. Le descrizioni sono complete, non so come sia possibile ma la Panzuti riesce a trasmettere anche l'assenza di oggetti e corpi attraverso la percezione degli stessi che ne hanno i protagonisti. Vi innamorerete di ognuno dei quattro personaggi, tanto diversi l’uno dall’altro, ognuno con una propria personalità e un modo di reagire differente a ciò che gli sta accadendo.
Lo stile dell'autrice è fluido, avvincente, riesce a scavare nel profondo dei sentimenti e delle emozioni dei suoi personaggi rendendo il lettore partecipe in tutto. Le descrizioni sono complete, non so come sia possibile ma la Panzuti riesce a trasmettere anche l'assenza di oggetti e corpi attraverso la percezione degli stessi che ne hanno i protagonisti. Vi innamorerete di ognuno dei quattro personaggi, tanto diversi l’uno dall’altro, ognuno con una propria personalità e un modo di reagire differente a ciò che gli sta accadendo.
Ho letto questo romanzo in una giornata, non si può fare a meno di continuare una volta iniziato e a mio parere è uno di quei libri assolutamente da leggere, al di là dell’età a cui fa riferimento e al genere, proprio perché capace di arrivare con il suo messaggio al cuore del lettore aprendogli gli occhi e facendolo riflettere a fondo.
LEGGI I PRIMI CAPITOLI
Avete capito bene, cliccando sul link sottostante potrete leggere i primi capitoli della storia di Faith, Jared, Scott e Christabel.
Alla prossima,
1 Commenti
mi piace da matti il romanzo ma sopratutto la cover il libro è davvero intrigante
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