SIAMO TUTTI IN ORDINE di Daryl Gregory - Recensione
Buongiorno! Iniziamo la settimana con qualche recensione. Questa mattina voglio iniziare parlandovi di un romanzo che, nonostante il genere sia totalmente diverso da quelli che leggo solitamente mi ha davvero conquistato. La trama mi intrigava perché unisce horror/paranormale e psicologico ma ammetto che temevo un po' il rischio di trovarmi di fronte a un testo noioso o pesante, invece ho scoperto una storia appassionante. In più è una lettura molto veloce, io l'ho letto in un pomeriggio e per fortuna, perché una volta iniziato non potrete fare a meno di volerne scoprire l'epilogo!
Autore: Daryl Gregory
Genere: Horror/Psicologico
Pagine: 192
Prezzo: ebook 4,99 / cartaceo 16,00
Data di uscita: 25/08 ebook - 1/09 cartaceo
Harrison dice di essere stato, un tempo, il Piccolo Eroe di Dunnsmouth, il Detective dei Mostri, ma ora che ha più di trent’anni passa la maggior parte del suo tempo a ingurgitare pillole senza mai dormire. Stan, a quanto pare, anni prima ha goduto di una certa notorietà dopo essere stato quasi divorato da un gruppo di cannibali. Barbara invece è ossessionata dai messaggi che l’Intagliatore le ha inciso sulle ossa e che non ha mai potuto leggere. Greta è una piromane patologica che dice di aver causato la morte di moltissime persone. E Martin? Martin nasconde lo sguardo dietro occhiali da sole che non toglie mai... Nessuno ha mai creduto fino in fondo a quello che raccontano, nessuno fatta eccezione per Jan Sayer, la psicoterapeuta che ha creato un gruppo di supporto per studiarne le terribili psicosi e monitorarne gli strani comportamenti. Insieme affrontano i nemici che popolano le loro menti e le fobie che invece li aspettano al varco nel mondo reale, in un viaggio nel lato più oscuro e pericoloso della psiche umana, verso mondi periferici, paralleli, spaventosi, dove è facile perdersi.
“Un horror intelligente che esplora in maniera diretta la natura della paura e dell’isolamento.” - Library Journal
«Eravamo una squadra di insonni professionisti. Una volta che sai che ci sono dei mostri sotto il letto, chiudere gli occhi diventa un azzardo. E così stavamo all’erta. Guardavamo nel buio, sentivamo gli scricchiolii delle porte che si aprivano»
Esiste veramente un mondo di mostri al quale si può dare la responsabilità per i crimini orribili che accadono, o si tratta semplicemente di uno dei tanti “inganni” che la mente mette in atto per portare in superficie le nostre paure profonde o i lati più oscuri dei suoi abissi? È questa la domanda a cui si cerca di trovare risposta durante la lettura della storia scritta da Gregory, mentre si cerca di esplorare la mente di un gruppo di pazienti superstiti di altrettanti orrori seguendone le sedute con la psicologa Jan Sayer.
Harrison, Martin, Stan, Barbara, Greta e la stessa signorina Sayer sono legati da una ragnatela intricata di eventi, inconsapevolmente strumenti e artefici di eventi che li hanno portati dove sono oggi.
Harrison è famoso per una serie di libri che raccontano le sue storie di cacciatore di mostri. Ormai ha lasciato la sua “attività ” e nonostante abbia solo trent’anni appare più adulto, provato dalle cose che ha visto, lucido nel comprendere come gli altri non possano credere alle sue storie e forse a ragione, e con una teoria ben chiara sulla vita: per quanto ci si possa sforzare di mantenere le redini del proprio destino, alla fine ciò che deve accadere accade, e si è destinati a cadere con la propria nave. Nonostante questo accetta di entrare nella terapia di gruppo, inizialmente per l’insonnia che lo affligge, in seguito però si trasformerà quasi in una guida per gli altri membri del gruppo, colui in grado di indirizzarli a scoprire le proprie capacità e peculiarità , destreggiandosi attraverso le regole del mondo dell’ “oltre”.
Stan è l’unico sopravvissuto a un gruppo di feroci cannibali e ne porta addosso le devastanti conseguenze fisiche e psicologiche. Burbero, scostante, logorroico e con manie vittimistiche che lo portano a fare quasi a gara con gli altri per chi abbia sofferto di più. La voce un po’ irritante e petulante, ma allo stesso tempo forse il membro chiave per la formazione del gruppo.
Martin è scampato a una carneficina e vive in un suo mondo, fatto di visioni di mostri e scie di energia, legato agli occhiali scuri che non toglie mai perché sono la sua “vista”. Lui vede al di là della facciata, ha il dono che servirà al gruppo per iniziare a sviscerare le loro storie e affrontarle.
Greta è una ragazza particolare, taciturna, rinchiusa in se stessa e piena di cicatrici. Il fuoco l’accompagna e con lui è stata la causa della morte di molte persone. Greta è la mina vagante, il caos che si riverserà sugli altri membri e se stessa.
Barbara è stata vittima anni addietro dell’Intagliatore, che le ha inciso le ossa con dei disegni che però lei non ha mai potuto vedere. Soffre di depressione, ma ancora di più ha la necessità di scoprire quale sia il messaggio scritto dentro di lei da quel mostro. Barbara è il mezzo, lo strumento attraverso il quale il gruppo si ritroverà unito per un unico obiettivo.
E infine la psicologa, la signorina Jan Sayer. Appare sin da subito disponibile e comprensiva verso i partecipanti alla terapia. Quel gruppo di persone lo ha voluto fortemente creare, lei crede realmente nelle loro storie e il suo desiderio è quello di aiutarli a elaborarle e trovarne spunto per migliorare le loro vite. Ma per lei non si tratta di ricoprire solo un ruolo marginale, una rivelazione sconcertante attende il lettore.
Gregory tesse una trama coinvolgente e originale, e lo fa con uno stile narrativo semplice e diretto che cattura l’attenzione del lettore sin dalle primissime pagine. Delinea perfettamente il carattere dei protagonisti, ne racconta le storie ma riesce allo stesso tempo a circondarli di una sorta di mistero.
Attraverso un appassionante intreccio di storie e avvenimenti agghiaccianti l’autore mette in luce con un’intrigante leggerezza il senso di solitudine ed emarginazione, le sofferenze e le paure di un gruppo di personaggi dai caratteri intensi e complessi, accompagnando il lettore in un universo oscuro e affascinante.
Harrison, Martin, Stan, Barbara, Greta e la stessa signorina Sayer sono legati da una ragnatela intricata di eventi, inconsapevolmente strumenti e artefici di eventi che li hanno portati dove sono oggi.
Harrison è famoso per una serie di libri che raccontano le sue storie di cacciatore di mostri. Ormai ha lasciato la sua “attività ” e nonostante abbia solo trent’anni appare più adulto, provato dalle cose che ha visto, lucido nel comprendere come gli altri non possano credere alle sue storie e forse a ragione, e con una teoria ben chiara sulla vita: per quanto ci si possa sforzare di mantenere le redini del proprio destino, alla fine ciò che deve accadere accade, e si è destinati a cadere con la propria nave. Nonostante questo accetta di entrare nella terapia di gruppo, inizialmente per l’insonnia che lo affligge, in seguito però si trasformerà quasi in una guida per gli altri membri del gruppo, colui in grado di indirizzarli a scoprire le proprie capacità e peculiarità , destreggiandosi attraverso le regole del mondo dell’ “oltre”.
Stan è l’unico sopravvissuto a un gruppo di feroci cannibali e ne porta addosso le devastanti conseguenze fisiche e psicologiche. Burbero, scostante, logorroico e con manie vittimistiche che lo portano a fare quasi a gara con gli altri per chi abbia sofferto di più. La voce un po’ irritante e petulante, ma allo stesso tempo forse il membro chiave per la formazione del gruppo.
Martin è scampato a una carneficina e vive in un suo mondo, fatto di visioni di mostri e scie di energia, legato agli occhiali scuri che non toglie mai perché sono la sua “vista”. Lui vede al di là della facciata, ha il dono che servirà al gruppo per iniziare a sviscerare le loro storie e affrontarle.
Greta è una ragazza particolare, taciturna, rinchiusa in se stessa e piena di cicatrici. Il fuoco l’accompagna e con lui è stata la causa della morte di molte persone. Greta è la mina vagante, il caos che si riverserà sugli altri membri e se stessa.
Barbara è stata vittima anni addietro dell’Intagliatore, che le ha inciso le ossa con dei disegni che però lei non ha mai potuto vedere. Soffre di depressione, ma ancora di più ha la necessità di scoprire quale sia il messaggio scritto dentro di lei da quel mostro. Barbara è il mezzo, lo strumento attraverso il quale il gruppo si ritroverà unito per un unico obiettivo.
E infine la psicologa, la signorina Jan Sayer. Appare sin da subito disponibile e comprensiva verso i partecipanti alla terapia. Quel gruppo di persone lo ha voluto fortemente creare, lei crede realmente nelle loro storie e il suo desiderio è quello di aiutarli a elaborarle e trovarne spunto per migliorare le loro vite. Ma per lei non si tratta di ricoprire solo un ruolo marginale, una rivelazione sconcertante attende il lettore.
Gregory tesse una trama coinvolgente e originale, e lo fa con uno stile narrativo semplice e diretto che cattura l’attenzione del lettore sin dalle primissime pagine. Delinea perfettamente il carattere dei protagonisti, ne racconta le storie ma riesce allo stesso tempo a circondarli di una sorta di mistero.
Attraverso un appassionante intreccio di storie e avvenimenti agghiaccianti l’autore mette in luce con un’intrigante leggerezza il senso di solitudine ed emarginazione, le sofferenze e le paure di un gruppo di personaggi dai caratteri intensi e complessi, accompagnando il lettore in un universo oscuro e affascinante.
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