“Due verticale” di Jeff Bartsch - Recensione - Leggendo Romance



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Un libro per...

“Due verticale” di Jeff Bartsch - Recensione

Oggi è il momento di condividere con i lettori la mia tessera del “Domino Letterario”, la rubrica mensile alla quale prendo parte assieme ad altri blogger recensendo un libro che si collega al romanzo scelto dal blog che precede il proprio turno in una lista estratta tra i partecipanti del mese.

Questa volta mi collego a“Tutto torna” scelto dal blog "Libri che porto con me" perché il protagonista del libro crea cruciverba e quindi ama le parole come il protagonista del romanzo di Giulia Cercasi in che lavora alla revisione di un vocabolario.

A calce di questo post trovate il calendario e i link dei blog che compongono le tessere del domino di ottobre.

Due verticale
Titolo: Due Verticale. Un amore a schema libero
Autore: Jeff Bartsch
Genere: Narrativa romantica
Editore: Nord
Pagine: 352
Sinossi
Stanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che condividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l’enigmistica: inventare cruciverba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare. La vita li separa, ma non c’è come la lontananza per far emergere la verità. Col tempo, Stanley si rende conto che la sua vita è piena di caselle bianche che possono essere riempite solo da Vera. Decide allora di riconquistarla, usando l'unico linguaggio che conosce: semina i suoi cruciverba d'indizi comprensibili soltanto a lei, sperando che, prima o poi e ovunque lei sia, la sua dichiarazione d’amore giunga a destinazione… Con un sorriso e una lacrima, con eleganza e originalità, «Due verticale» ci rivela che è sempre possibile trovare la strada verso la felicità, se si è disposti a risolvere quell’affascinante enigma che è l’amore. E che non bisogna essere «solutori più che abili» per riuscirci, perché la chiave è alla portata di tutti: basta ascoltare la voce del cuore.

Recensione
Due Verticale.Un amore a schema libero
Due menti affini, il desiderio di costruire un futuro diverso da quello che è stato già programmato e tante parole e indizi che portano ad un’unica risposta: l’amore.

«Avevo passato la vita a recitare la parte del ragazzo ambizioso, alacre e responsabile, quando in realtà aveva soltanto un talento naturale: una memoria che tratteneva tutto. Di ambizioni, non ne aveva nemmeno una, a parte quella di starsene disteso a letto a fissare il soffitto e a meditare sulle cose»

Stanley è un ragazzo cresciuto con una madre chiusa nel suo mondo, incapace di accettare che qualcosa vada in modo diverso da come lo ha deciso e che ha già programmato la vita del figlio: studio, studio, università importante e carriera politica. La vita di Stanley è strana e diversa da quella di tutti i ragazzi: cresce in un albergo, dove il padre morto in guerra faceva in concierge, passa le giornate ad apprendere, parlare con gli ospiti illustri dell’hotel e cercare di fare del suo meglio per essere ciò che la madre desidera; tutto questo però non gli è d’aiuto nell’instaurare rapporti con i coetanei e la solitudine è una fedele compagna.

«E aperte sul letto c’erano Le mille e una notte, nelle quali s’immedesimava perché si sentiva un po’ come quella prigioniera costretta a lavorare di fantasia per poter sopravvivere»

Anche Vera è una ragazza sola, sempre trascinata da una parte all’altra del paese da una madre single e che vuol fare carriera, brillante, intraprendente e sempre pronta all’avventura. Come Stanley anche lei ha la vita programmata, oltre alle parole ama i numeri e il suo futuro è sicuramente accademico.

«Stanley impresse quei termini nella propria mente, pensando d’inserirli nel cruciverba sull’ansia. Ce n’era uno particolarmente adatto, uneasy, che aveva due significati: “inquieto”, ma anche “difficile”, come poteva esserlo il fidanzamento che un diciottenne sbatteva in faccia a una madre paranoica»

Stanley e Vera si scontrano ad una gara di Spelling quando hanno solo 13 anni, una gara appassionante e soprattutto all’ultima parola che li vede vincitori entrambi. Due mondi diversi ma allo stesso tempo così vicini, due menti brillanti che sanno “comunicare” e comprendersi, due spiriti affini ingabbiati in una vita che non desiderano e che ricercano la libertà.

Sono due anime gemelle e Vera se ne rende conto molto presto, ma Stanley riuscirà ad alzare gli occhi dai suoi cruciverba e vedere la perfezione della ragazza che gli sta accanto?

Questo romanzo era nella mia wish-list già da mesi che aspettava solo l’occasione giusta per essere letto. Da piccola e poi nell’adolescenza amavo cimentarmi in cruciverba e tutto ciò che era contenuto nella buona vecchia Settimana Enigmistica, cosa che mi piace anche ora ma per la quale ho decisamente meno tempo. Per questo quando ho letto di una storia d’amore nata e cresciuta tra le caselle dei cruciverba sapevo che avrei dovuto leggere il romanzo di Bartsch. Devo ammettere che le mie aspettative erano molto alte e, nonostante abbia apprezzato la lettura, la storia e anche la prosa dell’autore, ho percepito un po’ di lentezza e in qualche punto ho sentito la mancanza di più sentimento, anche se  quest’ultimo è poi riemerso improvvisamente in quell’epilogo dolce-amaro così realistico e commovente.

Il lettore viene accompagnato attraverso la storia dei due protagonisti dall’adolescenza sino all’età adulta, attraversandone emozioni e speranze, errori e omissioni, allontanamenti e riavvicinamenti. L’amore tra loro è un continuo perdersi e ritrovarsi, ma soprattutto cercarsi attraverso gli indizi messi all’interno dei cruciverba. I due protagonisti si amano nonostante i loro difetti: Stanley non sa prendere la vita di petto, sembra incapace di agire quando  è il momento di farlo e preferisce costruirsi una vita di bugie per non prendersi la responsabilità delle proprie azioni e dei propri sentimenti; Vera è una ragazzina particolarmente sveglia, che però sogna l'amore idealizzato e spesso la sua reazione ai problemi è la fuga. Anche i personaggi secondari vengono presentati attraverso le loro molte sfaccettature, crescono ed evolvono proprio come i due protagonisti e piano piano ne veniamo a scoprire le sofferenze e i trascorsi che li hanno portati ad essere ciò che sono, alla ricerca dei loro lieto fine.

L’autore ha una prosa sicuramente scorrevole ma allo stesso tempo ricca di vocaboli; proprio come i due protagonisti della storia è capace di giocare con le parole ed è questo che mi ha affascinato durante la lettura, quella sorta di sfida a riconoscerne il significato, la connessione con il testo e a giocare con il protagonista cercando di carpirne i meccanismi mentali che gli fanno intrecciare parole e definizioni in modo così particolare.

«Ma ovviamente la vita non è mai perfetta. Quando si ottiene una cosa preziosissima, come il vero amore che dura una vita, con ogni probabilità si perderà una cosa del valore equivalente»

È un romanzo che parla di amore, ma soprattutto di crescita e vissuto nella sua complessità, dove bene e male, giusto e sbagliato, gioia e dolore si intrecciano come nello schema di un cruciverba da risolvere, il cruciverba della vita.

Divisorio post
Ed ora ecco il calendario del Domino.
Domino letterario di ottobre
Deb[5]

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19 Commenti

  1. È anche nella mia wish-list, mi frena un po' il fatto che sia lento... ti dirò se riesco a leggerlo. Bella recensione amica
    Un bacione

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  2. Inseguo questo libro da quando è uscito. Prima o poi sarà mio!!

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    Risposte
    1. Io lo presi subito ma con il domino sono finalmente riuscita a leggerlo

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  3. Mi sembra davvero carinissimo questo libro, un po' diverso dai soliti. Lo aggiungerò alla lista infinita di libri da leggere ;-)

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  4. Adoro i romanzi fuori dall'ordinario.. me lo segno!

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  5. L'avevo subito messo in wl ma non l'ho ancora letto; la tua recensione però mi fa venir voglia di tuffarmici!

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  6. Sembrava carino, ma quando una storia è lenta mi dispiace, perché potrei annoiarmi. Magari gli do una possibilità, sperando mi piaccia :D

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  7. Non lo conoscevo proprio questo libro però sembra interessante :D Grazie per la scoperta!

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  8. Ormai non ci bado più alla lunghezza della wl, non riuscirò a leggerli mai tutti XD

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  9. Non lo conoscevo, grazie di avermelo fatto scoprire: anche io adoro l'enigmistica **


    -Hanna McHonnor

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  10. Ce l'ho in lista da quando è uscito e non vedo l'ora di leggerlo.

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