LE TUE MANI MI PARLANO D’AMORE di Angela Castiello - Recensione - Leggendo Romance



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LE TUE MANI MI PARLANO D’AMORE di Angela Castiello - Recensione

Oggi Patty condivide con noi la sua opinione sul romance di Angela Castiello “Le tue mani mi parlano d’amore”.

LE TUE MANI MI PARLANO D'AMORE

Titolo: Le tue mani mi parlano d’amore
Autore: Angela Castiello
Edizioni: Butterfly
Genere: Romance

Sinossi

Voglio sentire le tue mani sul mio corpo che mi parlano di te e io con le mie labbra, sulla tua pelle, voglio raccontarti di me.

Non c'era bisogno che parlassi. Mi hai abbracciato il cuore con il tuo sorriso.

William è un ragazzo attraente, circondato da amici e persone che lo amano, sempre attento alla felicità di chi vive al suo fianco. Lavora nell'agenzia pubblicitaria di un amico ma sa già che non è quello il suo posto nel mondo. Come nel lavoro, anche nella vita sentimentale non riesce a trovare un punto fermo e vaga di donna in donna, di letto in letto, senza destinazione. La verità di ogni sua incertezza riposa in un atroce dolore che ha segnato la sua infanzia: l'abbandono da parte del padre quando sua madre stava lottando per la vita. Soltanto l'incontro con Tina, dolce ragazza sorda, che gli fa scoprire l'affascinante lingua dei segni, riuscirà a sciogliere il ghiaccio che ha nel cuore e a consegnargli la chiave del perdono. Angela Castiello racconta una storia di amore e dolore, coraggio e viltà, con pennellate delicate e tenui. Perché talvolta l'amore non ha voce, ma un dolce silenzio descritto dall'armonia delle mani e dalla profondità degli sguardi.
Recensione
Ringrazio con tutto il cuore Deborah per questo spazio, un salottino a mia disposizione per chiacchierare con voi e dare la mia umile opinione sui libri che leggo.

E ora iniziamo con una storia che mi è rimasta nel cuore e nella mente. Angela ha voluto dare vita a un romance, ma con una particolarità, la protagonista è sorda, quindi non sono le parole a farla da padrone, ma le mani, il linguaggio dei segni. L’autrice è riuscita a creare una poesia fatta di gesti, sguardi, espressioni, ti sembra di vedere le mani di Tina muoversi leggiadre a sottolineare significati e frasi, un’intensità difficile da riportare nero su bianco.

«le tue mani emettono una luce davvero speciale: quella della tua passione»

Il libro è scritto in terza persona, quindi vivi la storia come se fosse la scena di un film, dove hai la percezione di tutti i presenti, non solo del protagonista. Una scrittura fluida, tante conversazioni e spiegazioni, che non appesantiscono e non annoiano, anzi ti incuriosiscono e tengono i tuoi occhi incollati alle pagine.

Tina non vive da vittima, ma è una donna completa, forte, dolce ma determinata, che ha dovuto chiudere col passato per poter portare avanti il suo obiettivo, dimostrare a tutti che non ci sono barriere né pregiudizi, ma che la comunicazione con i sordi è possibile. Angela affronta in modo molto professionale il linguaggio dei segni, spiega in modo semplice e naturale, tanto che chiunque sarebbe in grado di rifare qualche segno. Sottolinea che in Italia non è ancora riconosciuto come un linguaggio vero e proprio, mentre in altri paesi sì, una piccola differenza che per i sordi vuol dire tanto. Ho trovato molto intuitivo il coinvolgimento dei bambini in questo progetto, un modo per dimostrare che non ci sono diversità, ma basta buona volontà, entusiasmo e voglia di imparare una lingua nuova, perché di questo si tratta.

Una storia d’amore tenera, romantica, ma che ha le sue difficoltà. William è un bel ragazzo, attorniamo da donne bellissime, ma nessuna conquista il suo cuore. Una famiglia divisa, come ce ne sono tante, dove c’è un amore materno molto forte, ma manca quello paterno ed è proprio questo che ha reso William un giovane disilluso dell’amore, con un carattere irrequieto, arrogante e momenti di distacco dalla realtà, chiuso in se stesso. L’incontro con Tina sarà catartico.

«Ciò che incuriosì William fu il silenzio tra loro, un saluto senza suoni e uno scambio di segni di cui non capì il significato. “Sono sordomuti”»

Può l’amore essere una cura per i tormenti dell’anima? William si metterà in gioco e con l’aiuto di Tina troverà pace nel suo cuore, fino a scoprire che la realtà tante volte è diversa da quella di cui siamo convinti, basta un gesto, una foto, una scoperta casuale e tutto prende un nuovo significato, diventando chiaro.

Sia William che Tina sono circondati da una piccola cerchia di amici, che si preoccupano e stanno loro vicino, danno consigli, li difendono, una presenza discreta, ma determinante.

Un libro inteso che ti fa entrare in un mondo che non tocchi con mano tutti i giorni e ti porta a conoscere dei ragazzi della porta accanto, tanto sono reali.

Vorrei chiudere questa recensione, in un modo diverso dal solito, quindi alziamo le braccia al cielo, dita aperte e agitate le mani con allegria, questo è il gesto che simboleggia l’applauso, perché i sordi non possono sentire il battito della mani, ma le possono vedere e vi garantisco che fatto in un teatro pieno di gente è molto suggestivo. Ecco il nostro più sentito applauso ad Angela per le emozioni che ci regala e per aver condiviso con noi la sua esperienza sulla Lis, il linguaggio dei segni, senza dimenticare il grande gesto di aver rinunciato al diritto d’autore per donarlo totalmente all’AGOP: associazione genitori oncologia pediatrica Napoli.

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2 Commenti

  1. Mi sembra una storia diversa dal solito, che racchiude significati profondi
    Bellissimo il finale della tua recensione :)

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  2. Grazie Virginia, mi sembrava il finale adatto per questa storia.

    RispondiElimina

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