Inside a Book: IL RITRATTO DI DORIAN GRAY di Oscar Wilde

Come ogni mercoledì (o quasi) il nuovo appuntamento con INSIDE A BOOK . Devo dire che avevo programmato un altro libro per oggi che è nel mio cuore (Il diario di Anne Frank), ma con tutto ciò che è successo in questo periodo mi sembrava di sfruttare in qualche modo la situazione, lo trovavo stonato, quindi ho ripiegato su uno dei miei libri preferiti rimandando questo a tempi più tranquilli (sperando arrivino al più presto).
Oggi vi parlo de "IL RITRATTO DI DORIAN GRAY" di Oscar Wilde. Uno dei capolavori dell'autore e anche uno dei classici che ho letto (in italiano e anche in lingua originale - credo sia stato proprio il primo libro letto in inglese qualche anno fa). Questo romanzo del periodo decadentista unisce elementi a loro modo magici e, con il suo finale tragico, va contro le teorie stesse dell'autore per le quali la bellezza e il piacere erano l'unico scopo della vita. In realtà ne viene fuori un romanzo in cui il perseguire questi ideali superficiali conduce a una vita vuota e inutile.
Ricordo che anche gli autori hanno la possibilità di partecipare alla rubrica, inviandomi le citazioni relative a un loro libro a leggendoromance@gmail.com con oggetto INSIDE A BOOK indicando titolo e genere dell'opera. (non saranno accettati testi dai contenuti erotici espliciti - mi riservo il diritto di valutare cosa sia pubblicabile e cosa no.)

Sinossi:
Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward, il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d'accusa e in un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

«Adoro gli scandali che riguardano gli altri, ma quelli che riguardano me non m'interessano. Non hanno il fascino della novità.»
«C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé»
«Il corpo pecca, ma una volta che ha peccato ha superato la sua colpa perché l'azione è una forma di purificazione: nulla più rimane se non il ricordo di un piacere o la voluttà di un rimpianto. L'unico modo per liberarsi di una tentazione è di abbandonarvisi: resistete, e la vostra anima si ammalerà di nostalgia per le cose che si è vietata, di desiderio per ciò che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e fuori legge [...].Nello spirito e solo nello spirito hanno sede anche i grandi peccati dell'umanità».
«La bellezza è superiore al genio in quanto non ha bisogno di spiegazioni.»
«La limitazione è una sofferenza, l'abbastanza è una consolazione, il più che abbastanza è un delizioso banchetto.»

«Quando voglio immensamente bene a qualcuno non ne dico mai il nome, è come cederne una parte.»
«Ognuno di noi porta in se stesso il cielo e l'inferno»
«La tragedia della vecchiaia non è invecchiare, ma rimanere giovani dentro.»
1 Commenti
Bellissime citazioni Deb <3
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