Recensione di Germaine Johnson odia il martedì di Katherine Collette - Leggendo Romance



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Recensione di Germaine Johnson odia il martedì di Katherine Collette


Recensione di Germaine Johnson odia il martedì di Katherine Collette
Copia digitale ricevuta dalla casa editrice

Recensione in anteprima di Germaine Johnson odia il martedì di Katherine Collette, romanzo pubblicato oggi da Garzanti.


Buongiorno lettori, ben ritrovati! Ebbene sì, quest'anno ho fatto vacanza anche dal blog, ne avevo proprio necessità per ricaricarmi. Anche se ufficialmente le attività del mio angolino libroso riprenderanno lunedì 2 settembre, ho voluto accettare l'invito alla lettura di questo romanzo da parte di Sara del blog Bookspedia

Germaine Johnson odia il martedì di Katherine Collette è stata una sorpresa positiva, una storia profonda raccontata in modo semplice e a tratti ironico che ha saputo coinvolgermi.

La recensione fa parte del review party per l'uscita del romanzo, vi invito a seguire le opinioni su tutti i blog partecipanti: Bookspedia | Il regno dei libri | Esmeralda viaggi e libri | Chiara in bookland.


Tutto deve essere in ordine. Detesto gli imprevisti. Ma è il momento di cambiare idea.

GERMAINE JOHNSON ODIA IL MARTEDÍ
Katherine Collette


Serie: autoconclusivo
Genere: Narrativa contemporanea

Editore: Garzanti
Prezzo cartaceo: € 17,90
Prezzo ebook: € 9,99
Pagine: 320
Link d’acquisto: Garzanti



Germaine Johnson è una persona razionale. Ogni elemento della sua vita è analizzato ed espresso in grafici e tabelle, nessun dettaglio è lasciato al caso, tutto è sicuro e certo. Ha una vera passione per il sudoku, in cui è bravissima, ma proprio non le riesce di inserire in uno schema le persone. Motivo per cui Germaine ne fa volentieri a meno. La sua vita è così, e la rende felice. Fino al giorno in cui qualcosa rimette tutto in discussione: viene licenziata. Una variabile che non aveva preso in considerazione. Deve al più presto trovare un altro impiego, ma mai si sarebbe aspettata di accettare un lavoro al Telefono amico per la terza età. Lì passa le sue giornate rispondendo a mille e più improbabili richieste di anziani che alzano la cornetta per un nonnulla: niente di più irritante per una persona come lei, abituata a non sprecare neanche un attimo del proprio tempo. Ma la cosa che Germaine odia di più è il martedì. Perché è il giorno in cui i colleghi si riuniscono in sala mensa per i biscotti. Perché è il giorno in cui è costretta ad andare al centro anziani e stare in compagnia di chi la tartassa con inutili telefonate. Eppure, più passano i mesi, più Germaine comincia a provare qualcosa che aveva dimenticato da tempo. Qualcosa a cui non sa dare un nome ma che assomiglia molto al sentirsi utile. Di fronte alla minaccia del comune di trasformare il centro in un parcheggio, tutti gli anziani contano sul suo aiuto. Germaine, però, sa che non esiste la formula matematica della fiducia e, per la prima volta, è in preda alla confusione. I suoi amici numeri non sanno esserle di alcun aiuto. Ma ormai non è più sola, e sta per scoprire che, se vissuti insieme, le emozioni e i sentimenti fanno meno paura.



RECENSIONE

I sentimenti non rispondono a regole matematiche, non si possono imbrigliare nelle redini del calcolo delle probabilità. I sentimenti sono quella meravigliosa imprevedibilità che rende la vita piena e completa. 

Protagonisti 

La protagonista assoluta di questo romanzo è Germaine, una giovane donna che ha fatto della razionalità e della matematica il suo modo d'essere. Germaine è una persona che definirei molto particolare, talmente precisa e concentrata sulla sua passione per i numeri da mettere da parte quasi completamente la sua emotività. È molto concentrata sul lavoro, ambiziosa, sicura di possedere capacità tali da renderla unica e indispensabile. Se queste sue caratteristiche a volte la fanno sembrare fredda e distaccata, molto spesso la rendono vulnerabile e ingenua. Germaine ha in qualche modo creato attorno a sé un muro fatto di numeri che è difficile valicare per chiunque, per proteggersi dalle delusioni e dal suo sentirsi fuori luogo per le sue difficoltà relazionali, rendendola sola nonostante lei continui a professarsi felice di esserlo. Il mondo di Germaine è fatto di lavoro, sudoku e ragionamenti. Anche l'amore è qualcosa di idealizzato, qualcosa che spesso è meglio lasciare confinato nella mente piuttosto che renderlo concreto per poi rimanerne scottati.

La storia

Germaine è impiegata in un'agenzia assicurativa, con compiti di responsabilità e molto vicina al capo, un lavoro che ama e che sente di svolgere egregiamente, al punto da sapere di meritarsi quella promozione che attende da tempo. In quel lavoro ha riposto tutta se stessa, quel luogo è la sua vita, il posto in cui si sente a suo agio e, quando invece il sogno della promozione le sfugge di mano la sua reazione le fa perdere il lavoro, facendola ritrovare disoccupata e sola. A questo punto è costretta ad accettare, di malavoglia, un impiego procuratole dalla cugina: impiegata in comune, dove verrà assegnata al centralino del Telefono amico per anziani.

Germaine non è certo il tipo empatico e gioviale che sarebbe adatto al ruolo, e anche in questa circostanza inizia subito a considerare il lavoro in termini di statistiche e carriera. Questo suo desiderio di eccellere e di ottenere la considerazione lavorativa che desidera la faranno approcciare in modo sbagliato sia al lavoro che ai colleghi, anche con chi cerca con scarsi risultati di coinvolgerla nella vita relazionale fuori e dentro l'ufficio. Ma soprattutto, la porteranno molto vicina al sindaco che le richiederà di occuparsi personalmente del centro anziani della città, costringendola a porsi in relazione con loro. 

La concretezza e il desiderio di mostrare ciò che vale la fanno porre in maniera sbagliata verso gli anziani con cui si troverà a interagire, ma la costringerà anche a scoprire una parte di sé inesplorata, quella dei sentimenti e di tutte le loro sfumature.

Germaine saprà comprendere l'importanza di lasciare entrare gli altri nella propria vita? Riuscirà a lasciare parlare il cuore oltre che i numeri?

Stile dell'autrice

Katherine Collette ha uno stile semplice e diretto, nonostante la storia sia incentrata su un percorso profondo di crescita della protagonista, la sua capacità è stata quella di saper alleggerire il tutto grazie a una buona dose di ironia. 

Ottima la caratterizzazione della protagonista, capace di suscitare molti sentimenti e allo stesso tempo scandagliata in ogni sua sfumatura. Buona anche la descrizione dei personaggi secondari, che risultano approfonditi al punto giusto e con un ruolo ben delineato.

La lettura risulta emozionante, con spunti di riflessione e rende il lettore attento e curioso verso una storia che parla di crescita personale. 

Sensazioni e opinioni

Questa protagonista mi ha disarmata. In effetti è stata per molti aspetti difficile da comprendere completamente, alcuni suoi atteggiamenti, la sua chiusura verso gli altri così radicata e in certi momenti la freddezza dimostrata mi hanno reso diffidente, non sapendo bene se amarla o meno. Continuando nella lettura ho però avuto modo di conoscere la sua storia, i suoi pensieri e ragionamenti, ritrovandomi ad assistere a questo suo percorso di crescita personale con molto coinvolgimento emotivo.

Anche se non se ne fa menzione, in alcuni atteggiamenti di Germaine mi è parso di riconoscere alcuni segnali che riconducono a una sindrome più o meno nota, ma non avendone certezza non ve ne parlerò nemmeno io. (Dopo la lettura tornate qui e fatemi sapere la vostra opinione).

Ho apprezzato molto il modo in cui la storia si sviluppa, la perplessità iniziale si è presto trasformata in tenerezza verso questa donna che si ritrova a intraprendere questo percorso in maniera inaspettata, ma decisiva.

Le mie conclusioni

Germaine Johnson odia il martedì è un romanzo emozionante e profondo; un romanzo che parla di evoluzione personale, di sentimenti e capace di trasmetterne le sensazioni. Una lettura che suscita empatia, ma allo stesso tempo riesce a strappare qualche sorriso, coinvolgente sino all'epilogo. 





Vi sarete accorti che questo post è strutturato in maniera diversa dal solito, ho voluto suddividere la recensione per punti. Vorrei quindi conoscere la vostra opinione. 
Preferite un post discorsivo come quelli che sono solita fare o questo tipo più schematizzato e immediato? Scrivetemi nei commenti :)











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10 Commenti

  1. La protagonista mi sembra un personaggio terribilmente interessante
    Sono incuriosita

    RispondiElimina
  2. Avevo già sentito parlare di questo libro e, incuriosita dal titolo, avevo dato una lettura alla trama. La protagonista mi fa davvero tenerezza e mi ricorda chi cerca di ancorarsi alla routine temendo l'imprevebile. Ma l'impreve dibile fa parte di noi. Dobbiamo accettarlo e sperare di poterne trarre il meglio.
    Maria Domenica
    P. S. Personalmente non mi dispiace il modo schematico di presentare la recensione. Rende la lettura più rapida e precisa, a mio avviso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è proprio il messaggio che mi ha lasciato il libro. Grazie Maria Domenica, anche per il tuo feedback sulla nuova disposizione della recensione. Anche io la trovo più rapida e immediata :)

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  3. Mi piacciono molto i libri ironici, per diversi versi mi sento simile alla protagonista, sono proprio curiosa di leggere questo libro, grazie di avercene parlato ^_^

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    Risposte
    1. Grazie a te di essere passata, se lo leggi fammi sapere :)

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  4. ma che bello questo romanzo, sai che non lo conoscevo ancora? Grazie per la dritta :)

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  5. Ciao Deborah! Devo dire che questa suddivisione della recensione mi piace molto! E' originale!
    Inoltre sono arrivata a metà di questo libro, e stavo guardando un po' le opinioni sul web, perché ho sinceramente pensato di abbandonarlo.. non so, ha un ritmo troppo lento, o forse mi sono persa io per strada. Però dato quello che hai scritto vedrò di continuare!

    A presto!
    Martina,
    Blogger de Il Rumore delle Pagine.

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  6. Molti hanno detto che è una brutta copia del libro
    Eleanor Oliphant sta benissimo. Io invece dopo averlo letto ho trovato ben poche similitudini. Germaine risulta un po' urticante, a volta detestabile ma queste sue manie,il voler dissezionare tutto con la sua mente così metodica e razionale mi fa pensare a una persona con sindrome di Asperger e il suo aprirsi al mondo e agli affetti me l'ha resa simpatica e in definitiva posso dire che è stata una bella scoperta.
    La vita insomma non è razionalità, per fortuna :)

    RispondiElimina

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