Il vento del destino di Marcella Ricci: Recensione e approfondimento
Buon venerdì, siete pronti a salire a bordo della Siren? Oggi tocca a me concluedere il revire tour 2.0 di Il vento del destino, il romanzo scritto da Marcella Ricci e pubblicato dalla Literary Romance.
Il vento del destino è una storia di pirati, amore e riscatto. Una storia che vi porterà tra le acque di mari pericolosi, ma che ve ne mostrerà anche il fascino, raccontandovi una storia d'amore che è capace di superare gli ostacoli.
Oltre alla mia opinione sul romanzo vi parlerò anche di filibustieri e del loro rapporto costantemente ostile con la marina. Ma è arrivato il momento di salpare!
IL VENTO DEL DESTINO
Marcella Ricci
Editore: Literary Romance
Genere: Historical Romance
LA MIA OPINIONE
Un pirata affascinante quanto pericoloso, una fanciulla fragile e spaventata, ma quando l'amore ci mette lo zampino nulla, nemmeno i ruoli che ci si è cuciti addosso possono sconfiggere quel sentimento.
Lynn e Richard sono giovani e innamorati quando l'inesperienza e l'innocenza del ragazzo li mettono in pericolo e li costringono a fuggire dall'Inghilterra. È proprio durante il viaggio in nave che prima la tempesta e poi i pirati li dividono irrimediabilmente. Richard non c'è più e Lynn viene rapita dai pirati della Siren per essere portata sull'isola dove hanno la loro dimora. Lynn sa che i pirati che razziano una nave non sono clementi con le donne, infatti le rapiscono per farle diventare schiave e prostitute per i loro piaceri.
Lynn deve assistere all'avvicinarsi di questo destino, impaurita e senza speranza, ormai sola e circondata da temibili pirati. Quando approdano all'isola la fortuna, o la sfortuna, vuole che sia proprio il temibile capitano e capo dell'isola a portarla nella sua dimora.
Rufus O'Shea è temuto da tutti, non lascia scampo a chi gli si mette contro, sta alle regole della pirateria senza sottrarvisi, con freddezza e ama quella vita tra saccheggi e mare. Ma ha anche un lato protettivo e buono, quello che riserva alla sua amata sorella e alla donna che li ha aiutati a crescere, Florence.
A Nassau, costretta a vivere nella casa di Rufus per fare da dama di compagnia alla sorella, Lynn dovrà decidere se lasciare andare la vita o rinascere, ed è in quel momento che possiamo assistere al suo cambiamento, alla sua crescita. Da ragazza fragile e delicata, Lynn diventa forte, coraggiosa, rimane di animo buono ma cerca di comprendere la vita dei pirati e si affeziona sempre di più alla dolce Sally e sviluppa un attaccamento particolare a Rufus.
Sarà amore quello che sembra nascere? E se il passato ritornasse a reclamare il suo posto?
Marcella Ricci ha costruito una storia per molti aspetti affascinante, lasciandoci entrare nel mondo dei pirati, un mondo che da sempre conquista le lettrici che amano il romance. Il vento del destino è un historical romance dai contorni classici, di quelli che forse non si trovano quasi più, dove i sentimenti e l'ambientazione sanno completarsi per rendere la lettura più appassionante.
Lynn è probabilmente il personaggio più caratterizzato del libro, lo spazio per i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue sensazioni è ampio, ci si ritrova a vivere con lei questa esperienza inizialmente terribile che poi si trasforma piano piano per diventare un amore meraviglioso e inaspettato. Rufus è il classico pirata bello e dannato, che però sa ritrovare il lato di sé più puro quando incontra l'amore. Non è certo esente da errori e atteggiamenti che a volte ho detestato e lo avrei preso a calci, ma tutto è perfettamente consono all'ambientazione e al periodo storico in cui ci troviamo.
Oltre a Lynn e Rufus nella prima parte del romanzo, che è molto corposo ma si legge in modo scorrevole, ci sono altri due protagonisti che fanno la loro apparizione e che hanno avuto un forto impatto in me, soprattutto lei, una piratessa coi fiocchi, una donna che è stata capace di calarsi in quel mondo totalmente maschile, ma che sente di aver perso quella femminilità che ora che l'amore l'ha sfiorata vorrebbe ritrovare. Purtroppo a un certo punto questi due personaggi si perdono di vista, lasciano totale spazio a Lynn e Rufus e, anche se conosciamo il loro destino mi sarebbe piaciuto vivere di più anche la loro storia.
L'ambientazione è ben descritta, sembra letteralmente di trovarsi davanti a quel mondo, tra navi e covi, in una terra selvaggia dove sono solo i pirati a dettare legge.
Consiglio Il vento del destino a chi si vuole immergere in una storia da classico romance, piena di passione, pericoli, suspense e amore.
Lynn e Richard sono giovani e innamorati quando l'inesperienza e l'innocenza del ragazzo li mettono in pericolo e li costringono a fuggire dall'Inghilterra. È proprio durante il viaggio in nave che prima la tempesta e poi i pirati li dividono irrimediabilmente. Richard non c'è più e Lynn viene rapita dai pirati della Siren per essere portata sull'isola dove hanno la loro dimora. Lynn sa che i pirati che razziano una nave non sono clementi con le donne, infatti le rapiscono per farle diventare schiave e prostitute per i loro piaceri.
Lynn deve assistere all'avvicinarsi di questo destino, impaurita e senza speranza, ormai sola e circondata da temibili pirati. Quando approdano all'isola la fortuna, o la sfortuna, vuole che sia proprio il temibile capitano e capo dell'isola a portarla nella sua dimora.
Rufus O'Shea è temuto da tutti, non lascia scampo a chi gli si mette contro, sta alle regole della pirateria senza sottrarvisi, con freddezza e ama quella vita tra saccheggi e mare. Ma ha anche un lato protettivo e buono, quello che riserva alla sua amata sorella e alla donna che li ha aiutati a crescere, Florence.
A Nassau, costretta a vivere nella casa di Rufus per fare da dama di compagnia alla sorella, Lynn dovrà decidere se lasciare andare la vita o rinascere, ed è in quel momento che possiamo assistere al suo cambiamento, alla sua crescita. Da ragazza fragile e delicata, Lynn diventa forte, coraggiosa, rimane di animo buono ma cerca di comprendere la vita dei pirati e si affeziona sempre di più alla dolce Sally e sviluppa un attaccamento particolare a Rufus.
Sarà amore quello che sembra nascere? E se il passato ritornasse a reclamare il suo posto?
Marcella Ricci ha costruito una storia per molti aspetti affascinante, lasciandoci entrare nel mondo dei pirati, un mondo che da sempre conquista le lettrici che amano il romance. Il vento del destino è un historical romance dai contorni classici, di quelli che forse non si trovano quasi più, dove i sentimenti e l'ambientazione sanno completarsi per rendere la lettura più appassionante.
Lynn è probabilmente il personaggio più caratterizzato del libro, lo spazio per i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue sensazioni è ampio, ci si ritrova a vivere con lei questa esperienza inizialmente terribile che poi si trasforma piano piano per diventare un amore meraviglioso e inaspettato. Rufus è il classico pirata bello e dannato, che però sa ritrovare il lato di sé più puro quando incontra l'amore. Non è certo esente da errori e atteggiamenti che a volte ho detestato e lo avrei preso a calci, ma tutto è perfettamente consono all'ambientazione e al periodo storico in cui ci troviamo.
Oltre a Lynn e Rufus nella prima parte del romanzo, che è molto corposo ma si legge in modo scorrevole, ci sono altri due protagonisti che fanno la loro apparizione e che hanno avuto un forto impatto in me, soprattutto lei, una piratessa coi fiocchi, una donna che è stata capace di calarsi in quel mondo totalmente maschile, ma che sente di aver perso quella femminilità che ora che l'amore l'ha sfiorata vorrebbe ritrovare. Purtroppo a un certo punto questi due personaggi si perdono di vista, lasciano totale spazio a Lynn e Rufus e, anche se conosciamo il loro destino mi sarebbe piaciuto vivere di più anche la loro storia.
L'ambientazione è ben descritta, sembra letteralmente di trovarsi davanti a quel mondo, tra navi e covi, in una terra selvaggia dove sono solo i pirati a dettare legge.
Consiglio Il vento del destino a chi si vuole immergere in una storia da classico romance, piena di passione, pericoli, suspense e amore.
MARINA E FILIBUSTIERI, UN RAPPORTO COSTANTEMENTE OSTILE
Per capire come sia il rapporto tra la marina di allora e i filibustieri devo raccontarvi un po' di storia.
Nel XVII secolo, appunto, alcuni francesi, inglesi e olandesi fuggirono sull'isola Tortuga e si allearono contro gli spagnoli sia per motivi personali che per i conflitti in corso in Europa. Furono proprio questi coloni a diventare i primi filibustieri. Nel 1640 un francese conquistò l'isola Tortuga che era caduta in mano agli spagnoli e diede la sua autorizzazione agli abitanti dell'isola di saccheggiare le navi spagnole. È qui che nasce la figura del filibustiere, a metà tra un corsaro che aveva ricevuto un consenso dalle autorità , e un pirata, completamente al di fuori della legge.
I pirati ebbero un lungo periodo di felice attività nel mar dei Caraibi, i filibustieri per circa un secolo poterono attaccare mercantili spagnoli.
Ovviamente la marina ufficiale, presa di mira dai pericolosi attacchi di questi navigatori selvaggi li ha sempre temute e osteggiati. I comandanti e gli ufficiali davano la caccia ai filibustieri e non avevano pietà per loro quando riuscivano a catturarli. Per loro non c'erano processi, ma solo sentenze di morte.
Tutto questo lo possiamo vedere anche nel libro di Marcella Ricci che ha descritto questo rapporto, sopratutto nella seconda parte portando alla luce il conflitto, l'odio e l'impossibilità di un accordo. Rufus avrà modo di provarlo sulla sua pelle quando cadrà nelle mani delle autorità Inglesi che non hanno alcuna pietà né per lui nè per chi gli sta accanto.
Ovviamente noi lettrici siamo portate a prendere posizione a favore del nostro eroe, anche grazie a ciò che abbiamo conosciuto di lui, ma nella prima parte del romanzo vedere il lato oscuro di quel mondo può far riflettere sul timore trasformato in rancore da parte delle marine mercantili.
Nonostante questo odio in realtà la storia ci dice che alcuni marinai inglesi si unirono ai filibustieri, quando nel 1659 il governatore giamaicano chiese l'aiuto dei filibustieri per proteggerli dopo la partenza della navi inglesi..
Insomma, il rapporto che ha unito per così tanto tempo filibustieri e marina è stato pieno di odio, fatto di soprusi da entrambe le parti, uccisioni, condanne, e nel romanzo della Ricci tutto questo è possibile riviverlo.
8 Commenti
Ho visto l'immagine di Capitan Uncino di OUAT e subito la mia attenzione è stata catturata ah ah.
RispondiEliminaNo a parte gli scherzi, l'approfondimento è bellissimo complimenti. Questa tema affascina sempre tantissimo e trovo che questo libro seppur corposo sia stato davvero una piacevole lettura
Susy, dillo a me appena ho letto pirati mi è subito venuto in mente *_*
EliminaHai realizzato davvero un bellissimo approfondimento <3 Complimenti :D
RispondiEliminaSono contenta che il libro ti sia piaciuto e concordo con te sui due personaggi a cui accenni che, nell'ultima parte, sembrano, purtroppo, scomparire: pure io avrei voluto sapere di più su di loro, anche solo attraverso un semplice cenno :(
Grazie Lara e grazie di avermi coinvolta <3
EliminaWill Turner e Capitan Uncino... sbav! Bellissimo l'approfondimento, bravissima!
RispondiEliminaahahah Capitano Uncino, adoro <3
EliminaSto cercando di convincere Marcella a fare un sequel su quei due personaggi che citi...ahahah. Concordo in pieno con la tua opinione e ho letteralmente AMATO il tuo approfondimento. Brava!
RispondiEliminaGrazie mille Mara <3
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