November Criminals di Sam Munson: recensione
Oggi vi parlo del romanzo November Criminals, il romanzo appena uscito di Sam Munson, edito Sperling & Kupfer e diventato anche un film con Ansel Elgort, il protagonista di Colpa delle stelle.
Devo ammettere che questo romanzo è stata una sorpresa, è davvero particolare, molto diverso da come me lo sarei aspettata, con un protagonista del tutto fuori dai soliti schemi così come anche lo stile scelto dall'autore per la narrazione.
Prima di parlarvene però vi ricordo che in occasione del review party potrete trovare le altre recensioni su L'universo dei libri, Chiara in Bookland, Bookspedia e Il colore dei libri.
NOVEMBER CRIMINALS
Sam Munson
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Gialli - YA
Prezzo cartaceo: €. 16,90
Prezzo ebook: €. 3,99
Washington D.C. Addison Schacht ha diciotto anni e cinque giorni. È all'ultimo anno del liceo e vive in un elegante quartiere abitato da famiglie alto-borghesi con il padre, un artista fallito che fa vasi di terracotta e insegna come farli in una semifamosa accademia d'arte della città .
Addison non è esattamente quel che si definisce il ragazzo popolare della scuola. Ha una sola amica e non perde occasione di citare l'Eneide di Virgilio in latino, sostenendo che abbia ancora molto da insegnare sulla vita. Negli ultimi quattro anni ha dedicato quasi tutto il suo tempo libero a spacciare erba a coetanei annoiati e innocui. Non che fosse previsto tra i suoi progetti, ma di certo era facile, e più intrigante delle lezioni. Deciso a smettere una volta diplomato, ce l'ha fatta addirittura prima del termine che si era imposto. Ma non grazie alla sua forza di volontà : le circostanze hanno avuto un ruolo importante. Circostanze che portano il nome del suo compagno di classe, Kevin Broadus, assassinato, pare, in un tentativo di rapina. Per Addison questo omicidio diventa un'ossessione. Un mistero e un'indagine personale che si trasformano presto in un viaggio esistenziale tra gli interrogativi della vita e gli inganni della società .
LA MIA OPINIONE
Quali sono le tue qualità positive e quelle negative?
Rispondere a questa domanda di un saggio di ammissione al college è l'occasione ideale per Addison Schacht di raccontarsi, di raccontare la sua storia e trovare il modo di alleggerirsi da un peso che lo ha ossessionato nell'ultimo anno.
L'anno precedente uno dei pochi studenti di colore del liceo frequentato da Addison è stato ucciso con dei colpi di arma da fuoco durante un turno lavorativo. La notizia, nonostante abbia sconvolto gli studenti ha comunque ben presto perso i riflettori, probabilmente anche perché in quel periodo, fine anni 90, il razzismo era ancora molto presente e il fatto che la vittima avesse la pelle scura ha quasi fatto sparire l'avvenimento dagli interessi comuni.
Addison a malapena conosceva il ragazzo morto, Kevin, ma per qualche ragione/senso di colpa vuole scoprire l'assassino e inizia la sua ricerca accanto all'amica-ragazza-socia di sempre, Digger. La polizia non sembra interessata ad andare avanti con le indagini, ma lui non vuole rinunciare.
Quello che si presenterebbe come la storia di un'indagine, in realtà si trasforma sin da subito in un percorso che cambia completamente la vita di Addison. Ci troveremo davanti a un ragazzo intelligente e incasinato, deciso a dare un senso al mondo in cui vive, un giovane che sino a quel momento si è sempre sentito sopra le parti, capace di gestire sentimenti che nemmeno crede di provare, gli stessi che ora pretendono di essere ascoltati e per questo lo destabilizzano.
In questo suo saggio/racconto Addison pretende di essere senza qualità , senza sentimenti, fuori dagli schemi e dalla società , un nerd atipico a cui piace l'Eneide e al contempo spacciare cocaina, senza amici ma con una socia/migliore amica/fidanzata che non considera un impegno ma che in realtà lo è a tutti gli effetti.
Dalla contrapposizione tra ciò che Addison crede di essere e ciò che è realmente nasce questa storia capace di toccare i più svariati argomenti, dal razzismo all'Olocausto, dalla morte al sesso. Nonostante i temi forti November Criminals è scritto in un modo che rende tutto più leggero e affrontabile, anche se per alcuni episodi avrei voluto tirare il collo ad Addison, molto spesso mi sono ritrovata a sorridere di alcuni avvenimenti e del modo di porsi di questo protagonista.
Lo stile è scorrevole, incalzante e i personaggi creati da Sam Munson particolarmente intriganti. Attraverso gli occhi del protagonista riusciamo ad entrare nelle vite di chi lo circonda: dal padre che non disdegna un bicchiere di troppo e la compagnia di giovani studentesse, agli "amici" del suo mondo di spacciatore, sino alla singolare amica Digger, pronta ad assecondarlo almeno sino a quando non arriva il momento di "crescere" realmente.
Questo è un romanzo che si legge rapidamente, una storia originale e con un sorprendente stile ironico anche nell'accezione noir del termine. Una storia che vi consiglio di scoprire al più presto!
Rispondere a questa domanda di un saggio di ammissione al college è l'occasione ideale per Addison Schacht di raccontarsi, di raccontare la sua storia e trovare il modo di alleggerirsi da un peso che lo ha ossessionato nell'ultimo anno.
L'anno precedente uno dei pochi studenti di colore del liceo frequentato da Addison è stato ucciso con dei colpi di arma da fuoco durante un turno lavorativo. La notizia, nonostante abbia sconvolto gli studenti ha comunque ben presto perso i riflettori, probabilmente anche perché in quel periodo, fine anni 90, il razzismo era ancora molto presente e il fatto che la vittima avesse la pelle scura ha quasi fatto sparire l'avvenimento dagli interessi comuni.
Addison a malapena conosceva il ragazzo morto, Kevin, ma per qualche ragione/senso di colpa vuole scoprire l'assassino e inizia la sua ricerca accanto all'amica-ragazza-socia di sempre, Digger. La polizia non sembra interessata ad andare avanti con le indagini, ma lui non vuole rinunciare.
Quello che si presenterebbe come la storia di un'indagine, in realtà si trasforma sin da subito in un percorso che cambia completamente la vita di Addison. Ci troveremo davanti a un ragazzo intelligente e incasinato, deciso a dare un senso al mondo in cui vive, un giovane che sino a quel momento si è sempre sentito sopra le parti, capace di gestire sentimenti che nemmeno crede di provare, gli stessi che ora pretendono di essere ascoltati e per questo lo destabilizzano.
In questo suo saggio/racconto Addison pretende di essere senza qualità , senza sentimenti, fuori dagli schemi e dalla società , un nerd atipico a cui piace l'Eneide e al contempo spacciare cocaina, senza amici ma con una socia/migliore amica/fidanzata che non considera un impegno ma che in realtà lo è a tutti gli effetti.
Dalla contrapposizione tra ciò che Addison crede di essere e ciò che è realmente nasce questa storia capace di toccare i più svariati argomenti, dal razzismo all'Olocausto, dalla morte al sesso. Nonostante i temi forti November Criminals è scritto in un modo che rende tutto più leggero e affrontabile, anche se per alcuni episodi avrei voluto tirare il collo ad Addison, molto spesso mi sono ritrovata a sorridere di alcuni avvenimenti e del modo di porsi di questo protagonista.
Lo stile è scorrevole, incalzante e i personaggi creati da Sam Munson particolarmente intriganti. Attraverso gli occhi del protagonista riusciamo ad entrare nelle vite di chi lo circonda: dal padre che non disdegna un bicchiere di troppo e la compagnia di giovani studentesse, agli "amici" del suo mondo di spacciatore, sino alla singolare amica Digger, pronta ad assecondarlo almeno sino a quando non arriva il momento di "crescere" realmente.
Questo è un romanzo che si legge rapidamente, una storia originale e con un sorprendente stile ironico anche nell'accezione noir del termine. Una storia che vi consiglio di scoprire al più presto!
Sam Munson si è laureato all'università di Chicago nel 2003 e vive a New York. I suoi scritti sono apparsi, tra gli altri, sulle pagine del New York Times, del Times Literary Supplement e del New York Observer.
Alla prossima,
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