Il nostro gioco crudele di Araminta Hall: recensione - Leggendo Romance



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Il nostro gioco crudele di Araminta Hall: recensione


Oggi vi parlo di una novità Newton Compton Editori, il thriller psicologico Il nostro gioco crudele, di Araminta Hall.

Il nostro gioco crudele è stata una lettura davvero inquietante per molti motivi, ma prima di lasciarvi la mia opinione viricordo che trovate le altre recensioni del review party su Il salotto del gatto libraio | Bookspedia | Milioni di particelle | Reading at Tiffany's | Le recensioni della libraia.


IL NOSTRO GIOCO CRUDELE
Araminta Hall


Il nostro gioco crudeleSerie: --
Editore: Newton Compton | Collana: Nuova narrativa
Genere: Thriller psicologico
Data di uscita: 8 novembre 2018
Pagine: 336
Prezzo cartaceo:  €. 900
Prezzo ebook:  €. 5,99
Link acquisto: Newton Compton

Mike Hayes ha avuto un’infanzia difficile e si è ricostruito con fatica una vita solitaria ma serena. Almeno fino al giorno in cui ha incontrato Verity. Mike si è innamorato e ha giurato a se stesso che l’avrebbe resa felice. Ha trovato un lavoro, una casa e ha persino modellato il fisico per essere l’uomo dei suoi sogni. È sicuro che, nonostante gli alti e i bassi, finiranno per stare insieme. Non importa se V non risponde alle sue mail e alle sue chiamate. Non importa se sta per sposare Angus. Fa tutto parte del gioco segreto tra loro. Mike deve solo osservarla costantemente per essere sicuro di cogliere “il segnale” non appena V deciderà che è giunto il momento di salvarla. E così, quando riceve l’invito al matrimonio, Mike non esita un secondo a confermare la sua presenza. Probabilmente è lì che V ha intenzione di chiedergli di intervenire. La loro è un’intesa speciale, segreta, e Mike è sicuro di conoscerne a fondo le regole. Perché non importa se apparentemente la loro relazione è finita. Il gioco è appena cominciato.


LA MIA OPINIONE


Il linguaggio è fatto solo di parole o sono i dettagli a dover essere interpretati?

Il nostro gioco crudele è una lettura talmente particolare che è difficile da spiegare senza potervi raccontare la storia. L'autrice nelle note finali svela che ha tratto l'ispirazione da caso mediatico che ha fatto scalpore (a voi scoprire quale leggendo il romanzo) e in effetti pensandoci bene, a libro ultimato alcuni elementi vi si avvicinano.

Il protagonista assoluto è Mike, è attraverso il suo racconto che scopriamo la sua storia e quella di Verity, un legame per molti aspetti malato, che però vede co-protagonista in un ruolo attivo anche Verity, la stessa che sembra essere diventata l'oggetto della sua ossessione e con la quale è stato fidanzato per molti anni. 

Il gioco, di cui parla il titolo è quello che avevano messo in essere i due ragazzi durante la loro relazione: Desiderio, così lo avevano chiamato. Un gioco perverso, fatto di segnali che solo loro due potevano comprendere e che consisteva in serate durante le quali Verity avrebbe abbordato ignari uomini per poi far intervenire Mike a cacciarli e "salvarla". Un gioco perverso, ma capace di scatenare la loro passione.

Sono proprio quei segnali ad aver portato all'esasperazione l'ossessione di Mike, probabilmente già propenso a legami di questo tipo visto il suo passato di abusi, il suo essere possessivo al punto da interpretare ogni atteggiamento, ogni parola riportandolo attraverso quel linguaggio segreto su cui era basata la loro relazione.

Qual è la verità, quale la bugia? Starà a voi decidere da che parte stare, in un finale che lascia aperte interpretazioni diverse, nessuna certezza, solo indizi e la speranza che sia stata fatta giustizia, proprio come accade spesso nella vita vera. 

L'autrice ha uno stile intrigante, sa destare e mantenere l'attenzione necessaria, riesce a scandagliare al meglio la mente del protagonista e trasmetterne l'oscurità e l'ambiguità che l'attraversano. Ci sono stati alcuni aspetti del suo passato che avrei voluto fossero raccontati più nel dettaglio, in particolare l'infanzia di abusi e sofferenza, la sua adolescenza, aspetti che vengono presi in considerazione nella seconda parte del romanzo e grazie ai quali riusciamo ad avere un quadro più completo della personalità del protagonista.

Sono molti gli argomenti che vengono messi in campo: stalking, preferenze sessuali, abusi, ossessioni e problemi psicologici. Elementi che sono trattati in modo da risultare particolarmente realistici, atteggiamenti che sono soggetti al giudizio e alla morale, gli stessi giudizi che ne condizioneranno molto l'epilogo.

Il nostro gioco crudele è certamente un thriller dai tratti fortemente psicologici, leggere un'ossessione dall'interno della mente di chi la prova è tremendamente inquietante, mette davvero i brividi probabilmente ancor più di quando ci troviamo davanti storie in cui a farla da padrone sono i fatti, i colpi di scena. Qui i colpi di scena sono i pensieri, i comportamenti che ne scaturiscono, le interpretazioni che si danno ai dettagli, il tutto capace di instillare nel lettore i dubbi, la certezza di aver compreso dove sia la verità per poi non riuscire più a incastrare perfettamente i pezzi.

Una di quelle letture capaci di smuovere sensazioni, congetture, che non lascia indifferenti e stimola al confronto.



Alla prossima,




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