In occasione dell’uscita oggi vi parlo di La moglie innocente, thriller di Amy Lloyd, pubblicato da Newton Compton.

Sono felicissima di potervi parlare di questo romanzo partecipando al review party, perché la storia mi ha tenuta incollata alle pagine, è un thriller psicologico che mi ha trasmesso la giusta inquietudine e con dei personaggi ambigui al punto giusto.

Vi ricordo di passare a leggere le recensioni delle mie amiche blogger su L'Universo dei libri , Reading at Tiffany's, Chiara in Bookland, Aria's Wild , Il salotto del gatto libraio, Bookspedia, La stamberga d'Inchiostro, Milioni di particelle e A tavola coi libri.

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 336

Prezzo: €. 2,99 ebook | €. 10,00 cartaceo

Link acquisto: Newton Compton

Un’inquietudine strisciante accompagna ogni pagina di questo libro, grazie a una storia che non è mai scontata e a personaggi dai tratti ambigui ottimamente caratterizzati capaci di sorprendere.

Samantha è una donna psicologicamente fragile, sola, con una cocente delusione d’amore alle spalle, una madre con cui non ha molti rapporti e un lavoro che non ama. In una situazione del genere è facile per lei rimanere impressionata dal caso di Dennis Danson, condannato per l’omicidio avvenuto vent’anni prima di una ragazza in Florida. Un caso che ha fatto scalpore creando gruppi di sostenitori della sua innocenza, perché le prove sembrano essere state in qualche modo manomesse e non c’è chiarezza e nessuna certezza.

Dennis Danson ha una personalità solitaria, quasi serena e composta nel suo proclamarsi innocente e riceve lettere di sostegno da ogni parte del mondo. Sono proprio le lettere di Samantha, tra queste a colpirlo e tra loro inizia una corrispondenza che sin da subito si trasforma in amore.

Amore, matrimonio, scarcerazione e max media entrano prepotentemente a far parte della vita di Samantha che lascia la sua casa e il suo paese per il sogno di stare con Dennis. Avrà fatto bene? A volte le parole scritte possono non rappresentare pienamente la persona che le ha impresse su carta. Fidarsi dovrebbe essere semplice, allora perché le cose sembrano prendere una piega inaspettata? 

L’autrice insinua il dubbio nel lettore sino alle ultime pagine: Dennis è colpevole o innocente? La Lloyd riesce a catturare ogni aspetto psicologico dei protagonisti e dei personaggi che girano loro attorno, lasciando con il fiato sospeso, sorprendendo con piccole rivelazioni, episodi “strani” che fanno riflettere ma non chiariscono tutto. E poi c’è l’epilogo, forte, per alcuni aspetti tragico ma che segue quel filo di ambiguità che scandisce tutto il romanzo. Nessuno è come sembra realmente:  buoni o cattivi, colpevoli o innocenti, non tutto è così scontato.

Ho molto apprezzato questo thriller, soprattutto la parte psicologica approfondita, ricca di sfaccettature e mai noiosa. L’inizio si concentra più sulla storia che porta i due protagonisti ad avvicinarsi e diventare marito e moglie, per poi concentrarsi sulla trama, i sospetti.  I sentimenti,  soprattutto le insicurezze, la paura, il forte bisogno di essere amata e i dubbi che si insinuano in Samantha sono molto ben descritti e arrivano in modo diretto al lettore. Dennis è il protagonista adatto per interpretare il ruolo di sospettato, in lui sembrano convivere due lati, l’uno non esclude l’altro.

La moglie innocente è un thriller coinvolgente, stimolante, a tratti pauroso e oscuro come solo la mente può essere. Da leggere!

Amy Lloyd ha appena superato i trent’anni e vive a Cardiff. Ha esordito come scrittrice con La moglie innocente, romanzo vincitore nel 2016 del premio First Novel Competition del «Daily Mail» e di Penguin Random House: i diritti di traduzione sono stati venduti in 17 Paesi.