CERCAMI TRA I CILIEGI IN FIORE di Alessia Cucè - Recensione - Leggendo Romance



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CERCAMI TRA I CILIEGI IN FIORE di Alessia Cucè - Recensione

Ultima recensione prima di domani in cui il blog si prende una pausa per ferragosto (ma il 16 siamo di nuovo qui!!). Questa volta ce la presenta Patty parlandoci di paesaggi evocativi, poesie e un amore che cresce e si scontra con gli ostacoli della crescita.

cercami tra i ciliegi in fiore
Titolo: Cercami tra i ciliegi in fiore
Autore: Alessia Cucè
Editore: Self publishing
Genere: Romance Erotico Contemporaneo

(FILEminimizer) Sinossi

Ci sono ossessioni che nascono da bambini e s'insinuano inconsapevoli nel corpo, togliendo il respiro. E poi ci sono emozioni che rendono vivi e relegano quelle paure nell'antro più nascosto del cuore, convincendoti che queste dureranno per sempre. Lucinda e Giorgio: prima amici, confidenti, poi amanti, convinti che il loro destino sia stato già scritto. Fino a quando il fato s'insinua prepotente a dividere le loro strade. Due vite che parallele corrono nella speranza di ricongiungersi. Due anime in simbiosi, due corpi fatti per assorbirsi, plasmarsi. Una passione cominciata da ragazzi e mai finita nel tempo messa in pericolo dalla paura dei cambiamenti."
(FILEminimizer) Recensione
Un erotico? Certo! Un romance? Anche, ma con qualcosa in più, un inno al primo amore, quello che non si scorda mai che ti fa battere il cuore e ti sconvolge in un’esplosione di sensazioni ed emozioni.

Lei e Giorgio si conoscevano da quando erano bambini. Le famiglie si erano trasferite in due casali adiacenti, immerse in un grande campo di alberi di ciliegio a Celleno, piccolo paese nella provincia di Viterbo. I pomeriggi li passavano sempre assieme, data la distanza dal centro abitato. Si divertivano tanto, ma con l’età si resero conto che i bisogni mutavano e condividere quei giochi infantili non appagava più le loro esigenze.

Due protagonisti, Lucinda e Giorgio, che conosciamo nell’età del cambiamento, quando non sei più bambino, ma neanche adulto, dove gli istinti prendono il sopravvento. Giorgio è un ragazzo bello ma timido ed è innamorato di Lucinda, quella ragazzina morbida che ha il bisogno ossessivo di comandare, per tenere tutto sotto controllo, quella era la sua fobia, programmare e segnare tutto su un’agenda, ma non aveva valutato quello che sarebbe successo con Giorgio, il salto di qualità nel loro rapporto.

Luce «Era riuscito a catturare il suo cuore più di quanto potesse aspettarsi. Aveva di nuovo perso il controllo di se stessa, non era più padrona dei propri sentimenti perché questi ormai appartenevano a lui: si era innamorata. … Aveva organizzato il suo futuro in ogni aspetto e in questo progetto Giorgio era un punto fermo e indispensabile.»

Giorgio «Lei era la sua ragazza quell’amore che sboccia lentamente, delicato e involontario. Per quanto spesso gli altri la trovassero ossessiva negli atteggiamenti, lui aveva imparato a capirne i meccanismi. Gli era entrata nell’anima, e nonostante amasse quella sensazione, voleva evitare di ferirla.»

Due ragazzi bruciati dalla passione e da un sentimento forte, radicato, costretti dagli eventi a dividersi troppo presto e Giorgio, non sapendo come affrontare la situazione lascia Luce nel peggiore dei modi, con indifferenza. Un episodio che segna entrambi anche nelle loro scelte future. Ognuno segue la propria strada; Lucinda è diventata architetto e vive a Milano, ci troviamo davanti a donna calcolatrice, fredda, rigida che non si lascia andare, neanche nella passione, lei deve avere sempre il controllo su se stessa e nessuno finora è riuscito a rompere questo muro. Giorgio ha avverato il suo sogno, è diventato veterinario, circondato da amici e colleghi, ma non ha trovato il vero amore, lui nel suo cuore ha ancora Luce e vorrebbe avere l’occasione per chiederle scusa, ma è lontano, vive e lavora fuori dall’Italia. Ma il destino si sa ha mille strade e le loro si incroceranno involontariamente, in modo improvviso e inaspettato per entrambi, tanto da non avere il tempo di elaborare questa novità. Possono riprendere da dove è finita anni prima? C’è ancora la magia, la passione e l’amore tra di loro?

Giorgio respirò e sorseggiò la birra gelida. Lui era innamorato di Lucinda? E dove stava la novità? La giusta domanda era: Lucinda era innamorata di lui?

Alessia ci porta nelle loro vite, alternando i punti di vista di questi due ragazzi, all’inizio inesperti ma presi a vivere la loro storia a 360°, un amore ancora fragile che è spezzato in pochi minuti. Poi sono adulti, hanno una carriera e sono decisi a raggiungere i loro obiettivi non necessariamente insieme, ma il loro incontro farà riaffiorare vecchi sentimenti ed emozioni, difficili da assopire o dimenticare. La passione, sempre presente tra di loro, esploderà e con l’esperienza acquisita diverrà un’esperienza unica, ancora più destabilizzante per Lucinda. Desiderio, lussuria e passione possono essere amore? Giorgio è ben deciso a riconquistarla, ma Luce, la sua Luce non è pronta a perdere il controllo, a vivere senza programmare e ad andare incontro all’ignoto.

Alessia ha creato due personaggi veri, reali, descritti e approfonditi in modo molto minuzioso; la scrittura è fluida e riesce a tenerti ancorata a loro, le scene hot non mancano, ma le ha gestite bene, senza essere volgare, un semplice evolversi naturale del loro rapporto, non solo un atto fisico ma qualcosa di più profondo, pieno di sensazioni e sentimento. Descrizioni molto evocative, che ti trasportano in una campagna romantica in mezzo ai ciliegi in fiore, dove senti il loro odore e osservi questo sfondo perfetto per il loro primo bacio e testimone dello sbocciare di un amore timido e insicuro. Un posto magico che ti fa sognare. Alessia però da un tocco di classe a questo libro, infatti, ogni capitolo è aperto con una poesia, scritte dalla stessa autrice, pertanto ci troviamo davanti a una raccolta di versi, profondi e toccanti. Vi lascio proprio con una poesia:

“Immagini indelebili negli abissi del ricordo. Di noi, piccoli amanti segreti.
Di pomeriggi estivi,
Distese erbose,
Di frutti zuccherini.
Dei nostri corpi curiosi di scoprirsi,
Ansiosi di unirsi.
Immagini di visi arrossati,
Di occhi bramosi,
Mani vogliose,
Bocche avide.
Immagini di pensieri peccaminosi,
Di fantasie insaziabili,
Immagini a ricordare ciò che fummo, a rammentare il nostro amore sbiadito nel tempo.
Immagini sublimi che marchiano l’anima.
Immagini di un passato che mai ritornerà.” (A. Cucè)

Buona lettura.
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