IL MIO ANGELO di Lina Giudetti - Recensione - Leggendo Romance



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IL MIO ANGELO di Lina Giudetti - Recensione

Questa sera è il turno di Patty che ci parla di un romance che parla di fragilità e solitudine, di corazze difficili da scalfire.

IL MIO ANGELO
Titolo: Il mio angelo
Autore: Lina Giudetti
Editore: Self Publishing
Genere: Romance contemporaneo

(FILEminimizer) Sinossi
Aura è una ragazza molto complicata e segnata dal divorzio dei suoi genitori. A causa dell’abbandono del padre che si trasferì all’estero con la sua nuova compagna quando lei era ancora una ragazzina, ha sviluppato una profonda diffidenza nei confronti degli uomini che considera tutti dei gran bastardi e non ha mai voluto impegnarsi sentimentalmente con nessuno tanto che a ventitré anni è ancora illibata. I suoi unici interessi sembrano essere lo studio e il conseguimento di una laurea finché un giorno il destino non pone sulla sua strada Angelo, un trentacinquenne affascinante ed empatico che svolgendo la stessa professione di suo padre, l’odontoiatra, stravolgerà la sua vita al punto tale da spingerla a rivalutare ogni convinzione e preconcetto. Tra loro nascerà sin da subito una forte attrazione che porterà Aura a scoprire pian piano le gioie dell’amore e del sesso … Angelo le colmerà il vuoto che ha nel cuore donandole la tenerezza e la dolcezza di cui ha bisogno. Tutti i suoi drammi interiori tuttavia e il suo inconscio complesso di Elettra renderanno la sua vita ricca di alti e bassi finché accadrà l’impensabile …
(FILEminimizer) Recensione

Aura è una protagonista complicata, fin da subito si presenta con i suoi difetti, un disturbo alimentare di cui non capisce seriamente la drammaticità e vive nella convinzione di poterlo gestire da sola, tanto che non l’ha confidato a nessuno. È circondata da pochi amici e dalla madre che purtroppo è tutta concentrata su se stessa e non si preoccupa della figlia, infatti, non si accorge del malessere che la consuma da quando il padre le ha abbandonate.

«Talvolta ero solita pensare che il mio carattere complicato e intollerante avrebbe tenuto lontano chiunque, ma non volevo questo. Non volevo rimanere sola, tuttavia incontravo difficoltà a sentirmi parte della massa e a inserirmi in una società dalla falsità dove tutto mi appariva ipocrita, dai matrimoni in cui prima o poi scattava il tradimento o comunque la noia o la perdita del desiderio di rimanere insieme ai rapporti di amicizia in cui tutti erano pronti a giudicarti alla prima occasione o a sparire …»

Aura in realtà soffre della sua solitudine, ma non riesce ad aprirsi, ha una visione cinica delle persone e della vita, soprattutto degli uomini; idea forgiata dal suo passato che l’ha resa la ragazza che è oggi, disillusa e contro l’amore. Si è creata un mondo tutto suo che presenta un equilibrio instabile, dove cadere è molto facile e rialzarsi difficile. Il colpo che la fa cedere nuovamente è il trasferimento di sua madre a Milano, episodio che la fa sentire abbandonata per la seconda volta da un genitore, e purtroppo è effettivamente così con una madre superficiale che lascia la figlia senza preavviso per buttarsi in una nuova relazione e convivenza. In questo periodo Aura incontra Angelo, un uomo molto più grande di lei, che destino vuole abbia lo stesso nome del padre e svolga lo stesso mestiere. Nonostante si senta attratta da lui, Aura ha molte insicurezze, soprattutto si chiede se un uomo maturo possa trovare interesse per lei, una ragazza comune con molti difetti e, punto focale, che non si piace. Angelo invece si dimostra paziente e forte della sua esperienza riesce a conquistare la sua fiducia, non mancano però discussioni e incomprensioni, anche dovute al problema di Aura che lui capisce subito. Cerca più volte di convincerla a farsi aiutare da medici specializzati, ma Aura sta passando un periodo sereno, si fida di un uomo, sta vivendo una storia meravigliosa, ha scoperto l’amore e il sesso grazie a lui, quindi difficilmente si lascia andare al suo vizio. Intanto la loro relazione cresce e finiranno per lavorare insieme, vivere insieme, viaggiare insieme, tutto come una coppia perfettamente affiatata; è per lui inizierà a seguire una terapia in un centro qualificato.

Penso che Angelo sia troppo perfetto e colpisce che in alcune situazioni ha troppa fretta e perde la sua solita delicatezza, mostrando un uomo che ha le sue debolezze e un passato difficile. Aura di contro ha atteggiamenti e pensieri contradditori, in quanto è cinica, ma nello stesso tempo è ingenua e senza nessun tipo di esperienza, quindi non condivido la sua convinzione di classificare tutti nello stesso modo, poi cambia completamente ed enfatizza troppo la persona di Angelo.

«Mi abbracciò e io mi strinsi forte a lui chiedendomi come facesse in fondo a sopportarmi certe volte. Non ero la persona più facile del mondo, quando mi ci mettevo sapevo essere parecchio petulante ma se non altro lo amavo con tutta me stessa e sapevo quando frenarmi e chiedergli scusa.»

Aura fa bene a fidarsi ciecamente di Angelo? Quello che pensa di suo padre è vero o frutto di false informazioni? Un finale inaspettato che ti coglie impreparata, dove la perfezione lascia il posto alla vita vera con persone reali, con i loro difetti e pregi, rimettendo tutti nel posto giusto. Un passato che torna e rimescola tutte le certezze di Aura, un aiuto per diventare più forte, matura e a prendere decisioni per se stessa, invece di essere sempre vittima delle situazioni create dagli altri.

Lina ha scritto questa storia in prima persona, tutta dal punto di vista di Aura ed è entrata in questo modo nella psiche di una persona complessata, non facile da gestire, ma riesce a farti capire come si vede lei e perché ha iniziato un’abitudine sbagliata che spesso non è presa seriamente, ma può portare alla morte. Non esagera comunque con quest’aspetto e sposta l’attenzione sulla sua voglia di amare, di aver fiducia in qualcuno, di credere che le persone possano essere diverse. Un percorso di crescita, di consapevolezza e un messaggio chiaro, riportato in un testo scritto in modo fluido e non appesantito dall’argomento affrontato. È un libro autoconclusivo, anche se fa parte di una duologia, pertanto non ci rimane che attendere il seguito per sapere l’evolversi della vita di Aura e della sua battaglia personale.

Buona lettura
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