RACCONTAMI ANCORA DI NOI di Giulia Besa–Recensione
Oggi vi parlo di questo libro per il quale nutrivo forti aspettative. La trama prometteva bene, i protagonisti anche. Purtroppo ne sono rimasta delusa, alcuni aspetti non mi hanno convinta per nulla.
Titolo: Raccontami ancora di noi
Autore: Giulia Besa
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romance
Pagine: 288
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romance
Pagine: 288
Sinossi
È una giornata autunnale a tutti gli effetti, con pioggia battente e vento freddo. Ma Caterina non rinuncerebbe per niente al mondo al suo impegno: il suo scrittore preferito presenta il suo nuovo bestseller in una libreria in centro e lei non può di certo mancare. È l’occasione perfetta per farsi autografare il romanzo che più ha amato. A venticinque anni, con un lavoro poco appagante in un negozio di abbigliamento, per fortuna ha il nuoto, la cucina cinese e, soprattutto, i libri a darle qualche soddisfazione. Giovane, affascinante e schivo, lo scrittore Robert non è solito dare confidenza alle sue tantissime fan. Ma quando si ritrova di fronte Caterina ne resta folgorato, catturato dai suoi profondi occhi azzurri. Caterina però è troppo timida e insicura, e quando lui la invita a prendere un caffè, si fa prendere dal panico e scappa facendosi largo tra decine di fan invidiose. Ma Robert non ha intenzione di lasciarsela sfuggire ed escogita un modo unico di conquistarla: affida alla propria penna il loro incontro, creando una storia d’amore indimenticabile che li vede protagonisti, immaginando il loro primo incontro, il primo appuntamento, la loro prima notte insieme
♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣
La mia opinione
"I sogni a volte si avverano, nonostante tutto, nonostante noi."
Era questa la sensazione che avrei voluto provare leggendo questo romanzo: la storia di un amore che vibra e supera gli imbarazzi, le timidezze e la goffaggine di una donna che sogna attraverso le pagine di un autore, per poi diventarne la protagonista di vita. Anche se la storia è scorrevole e si legge in tranquillità, purtroppo è la parte emotiva che non mi è arrivata.
Il protagonista, Robert Della Rovere, è uno scrittore di successo e fama che gira il mondo con le sue presentazioni. A mio parere, almeno in tutta la prima parte del romanzo, è un uomo assolutamente odioso e insopportabile, con un senso di superiorità verso tutti e atteggiamenti di noncuranza nei confronti dei sentimenti e della dignità altrui che sfociano spesso nella totale maleducazione e arroganza. È quello che si dice il classico uomo che pensa nessuno possa dirgli di no, perché a lui tutto è dovuto. Solo in seguito si comprende come questo atteggiamento sia in parte causato (e uso causato e non giustificato !) dalla fama improvvisa e dallo sfornare libri commerciali attraverso i quali non riesce più ad esprimere sé stesso.
Caterina, la ragazza timida e goffa della situazione, mi sarebbe anche risultata simpatica, in fondo il suo immergersi nei libri, il suo imbarazzo e le sue insicurezze verso il genere maschile la rendono tenera. Non fosse che tutta questa chiusura non le ha poi impedito di avere le sue "esperienze" (quindi di cosa stiamo parlando?!?) e che sia talmente infatuata dell'idea che si è fatta di Robert, da giustificarlo e innamorarsene nonostante lui non faccia altro che metterla in imbarazzo solo per il gusto di burlarsi di lei, gettandole l'amo per poi ritrarsi facendo proprio leva sulle sue insicurezze, usandole a proprio favore, trattando tutti gli altri come degli zerbini.
I protagonisti non spiccano per originalità (uomo bello e ricco, dominante, che decide ogni cosa ma non fa trasparire sentimenti - ragazza timida e inesperta, talmente persa da non vedere al di là del suo naso), ma questo non sarebbe stato un problema se avessi percepito quella tensione emotiva e quegli aspetti caratteriali necessari a coinvolgermi e a giustificare alcuni comportamenti. L'amore tanto declamato dal protagonista non ho capito da dove sfociasse, soprattutto perché appare più come una necessità quella di avere Caterina nella sua vita, un'esigenza di avere una Musa per poter continuare a scrivere. Il "grande" ostacolo per questo amore è in realtà un equivoco che, almeno a mio parere, non è giustificato dall'insicurezza della protagonista, quanto piuttosto è la conseguenza logica di un sentimento che non ha basi reali: entrambi sono persi nei loro mondi, non comunicano, non intrecciano veramente le loro vite e questo non mi ha permesso di capirli abbastanza e di comprenderne il legame.
L'autrice ha una scrittura scorrevole e semplice, e il fatto di narrare la storia direttamente con il punto di vista della protagonista mi ha trasmesso almeno una lieve empatia con la stessa. Purtroppo non è stata una lettura che mi ha trascinato o coinvolto in modo particolare, solo alla fine, supportata più da un mio lato romantico che da un reale pathos, mi sono trovata a provare un pizzico di dolcezza per questi due protagonisti di cui, in conclusione, non ho saputo molto.
Sicuramente il mio giudizio è completamente soggettivo, forse però un doppio punto di vista o un approfondimento di alcune situazioni o sensazioni avrebbero reso una lettura, che di per sé è carina, più emozionante.
Non mi sento di dare un 3 pieno, anche in confronto ad altre valutazioni che ho dato in precedenza.
♣♣♣♣♣♣♣♣♣♣
L'autrice
Si è diplomata al liceo classico «Pilo Albertelli» e frequenta la Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università «La Sapienza» di Roma.
Il suo primo romanzo “Numero sconosciuto” (Einaudi, 2011) è un Urban fantasy dalle tinte dark e psicologiche.
2 Commenti
La sinossi mi ispira, l'idea é buona, mi spiace che il libro non rispecchi le aspettative. Peccato!
RispondiEliminaCome per Patty anch'io dico peccato. L'idea sembrava molto carina
RispondiEliminaUn bacione
Lasciami un commento, risponderò con piacere. Spunta la casella Inviami notifiche per essere avvisato via email dei nuovi commenti inseriti.
Info sulla Privacy