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NEL BUIO di Rossella Romano (voce di Miriam Rizzo) - Recensione
Recensione particolare oggi. Infatti vi parlo sì di un racconto, ma in realtà questa volta non l'ho letto, bensì ascoltato. Avete capito bene: vi parlo di un audiobook. Questo genere di supporto in Italia non è molto utilizzato, non ne capisco il motivo ma voglio documentarmi meglio.
Io posso solo dire che l'esperienza è stata piacevole, soprattutto per una giornata in spiaggia quando leggere sotto il sole sembra impossibile, mettere gli auricolari e poter "ascoltare" un libro diventa un'occasione da non perdere.
Io posso solo dire che l'esperienza è stata piacevole, soprattutto per una giornata in spiaggia quando leggere sotto il sole sembra impossibile, mettere gli auricolari e poter "ascoltare" un libro diventa un'occasione da non perdere.
Titolo: Nel Buio
Autore: Rossella Romano
Autoconclusivo
Editore: Self Publishing
Genere: Fantasy / Romance
Pagine: 60
Voce narrante: Miriam Rizzo
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Sinossi
Cristina trascorre i primi giorni di settembre riordinando la secolare casetta di montagna ricevuta in eredità da una anziana prozia. Ancora non ha deciso se tenerla o venderla: il borgo di cui fa parte è abitato soltanto in estate e la ragazza, ogni sera, si sente obbligata a tornare in città . Non è ancora riuscita a trascorrere una sola notte là dentro, e le sembra impossibile viverci in totale solitudine, come sua zia Terzilia faceva da anni. Niente, infatti, nemmeno la rassicurante presenza dei suoi due animali, un cane e una gatta, riesce a smorzare il lieve senso di disagio che s’impadronisce di lei ogni volta che si affaccia alle finestre che si affacciano sul bosco, reso lugubre dall’autunno imminente.
Finché, la prima di una serie di lettere di amore, del tutto in contrasto con l’immagine di fiera indipendenza della prozia, la costringe, con un incanto sottile, ad attendere la mezzanotte per leggere la successiva…
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La mia opinione
La mia opinione
Un racconto che intreccia magia e suggestione, ma allo stesso tempo una storia d'amore che oltrepassa la vita e ha il sapore dell'incanto.
Cristina ha ereditato la casa in montagna della zia Terzilia, un'anziana signora che è sempre parsa molto rigida, indipendente e solitaria. La casa in cui abitava è anch'essa isolata e, proprio per questo, Cristina vorrebbe venderla per tornare in città . L'atmosfera che si respira in quella casa è strana, intimorisce, come se ci fosse qualcosa di magico che aleggia nei dintorni. Questo non fa altro che spaventare la ragazza, che, nonostante sia accompagnata dai suoi fidi animali, si sente sempre più a disagio. Quando ritrova delle lettere d'amore destinate alla zia non può fare altro che leggerle, incuriosita dalla possibilità di scoprire i segreti dell'anziana parente. La curiosità fin da subito fa spazio a qualcosa di diverso, ad una specie di incantesimo che l'attraversa e la spinge a continuare e a seguire le istruzioni che ogni lettera porta con sé.
Cristina è una protagonista frizzante, moderna e romantica che si scontra/incontra con un mondo che appare irreale e senza tempo. Ama la città , ma non può negare la sua attrazione per quei boschi che la circondano, come se qualcosa dentro di lei sapesse che è lì il suo posto. Conte, il suo cane, e Principessa, la gatta, non sono solo di contorno alla storia, ma ne fanno parte, e con i loro comportamenti danno un senso di realtà a situazioni che sembrano completamente immaginari.
La storia che l'autrice ci narra è intrisa di atmosfere cupe e da brividi, ma anche di amore romantico e passionale. È la stessa protagonista a parlare e raccontare di sé e di ciò che accade, anche attraverso una serie di email scambiate con un'amica rimasta in città . Questo continuo alternarsi di corrispondenza cartacea, email e pensieri riesce creare il giusto ritmo e l'empatia necessari per rimanere con il fiato sospeso fino alla conclusione, inaspettata e originale.
Questo racconto si presta molto bene ad essere "ascoltato": l'atmosfera suspense viene trasmessa al meglio dalla narratrice, non solo attraverso l'intercalare della voce, modificato in base al brano letto, ma anche grazie ai rumori ed agli effetti audio utilizzati, che riescono a trasportare l'ascoltatore/lettore direttamente dentro la scena, immaginando di essere lì.
Inizialmente mi sono dovuta abituare alla voce della narratrice, più che altro perché sono il tipo di lettrice che si fa un'idea tutta sua sull' aspetto e la voce dei protagonisti, anche quando sono descritti dall'autore nella mia testa prendono una loro forma. Superato quindi il primo momento leggermente spiazzante, ascoltare è stato come sentirsi raccontare una fiaba, con la differenza che invece di accompagnarci nel sonno, riesce a farci "vivere" direttamente la storia.
Mi complimento non solo con l'autrice per il racconto in sé, ma anche per l'idea e per la cura dei particolari con la quale Miriam Rizzo ha eseguito la narrazione. Spero sia la prima di altre esperienze simili.
Cristina è una protagonista frizzante, moderna e romantica che si scontra/incontra con un mondo che appare irreale e senza tempo. Ama la città , ma non può negare la sua attrazione per quei boschi che la circondano, come se qualcosa dentro di lei sapesse che è lì il suo posto. Conte, il suo cane, e Principessa, la gatta, non sono solo di contorno alla storia, ma ne fanno parte, e con i loro comportamenti danno un senso di realtà a situazioni che sembrano completamente immaginari.
La storia che l'autrice ci narra è intrisa di atmosfere cupe e da brividi, ma anche di amore romantico e passionale. È la stessa protagonista a parlare e raccontare di sé e di ciò che accade, anche attraverso una serie di email scambiate con un'amica rimasta in città . Questo continuo alternarsi di corrispondenza cartacea, email e pensieri riesce creare il giusto ritmo e l'empatia necessari per rimanere con il fiato sospeso fino alla conclusione, inaspettata e originale.
Questo racconto si presta molto bene ad essere "ascoltato": l'atmosfera suspense viene trasmessa al meglio dalla narratrice, non solo attraverso l'intercalare della voce, modificato in base al brano letto, ma anche grazie ai rumori ed agli effetti audio utilizzati, che riescono a trasportare l'ascoltatore/lettore direttamente dentro la scena, immaginando di essere lì.
Inizialmente mi sono dovuta abituare alla voce della narratrice, più che altro perché sono il tipo di lettrice che si fa un'idea tutta sua sull' aspetto e la voce dei protagonisti, anche quando sono descritti dall'autore nella mia testa prendono una loro forma. Superato quindi il primo momento leggermente spiazzante, ascoltare è stato come sentirsi raccontare una fiaba, con la differenza che invece di accompagnarci nel sonno, riesce a farci "vivere" direttamente la storia.
Mi complimento non solo con l'autrice per il racconto in sé, ma anche per l'idea e per la cura dei particolari con la quale Miriam Rizzo ha eseguito la narrazione. Spero sia la prima di altre esperienze simili.
3 Commenti
Ce l'ho sia da leggere che da ascoltare... Sono molto curiosa per ora ho sentito solo il primo capitolo e mi è piaciuto molto! Baci
RispondiEliminaGrazie mille per l'ascolto e per il post!
RispondiEliminaRossella
Ho visto la possibilità dell'audio libro ma ero indecisa, ora credo che proverò proprio a tuffarmici chissà una nuova esperienza, farsi leggere un libro decisamente non è facile quindi provare anche questo tipo di lettura forse vale la pena.
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