DOMINANT di Irene Grazzini | Recensione - Leggendo Romance



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DOMINANT di Irene Grazzini | Recensione

Dominant fotoQuesta sera finalmente riesco a parlarvi dell’ultimo distopico che ho letto, edito Fanucci e secondo me imperdibile per chi ama il genere, ma interessante per tutti perché ricco di spunti di riflessione trasmetti attraverso una storia che appassiona.

Ambientato in un mondo post-glaciazione che dalle descrizioni dell’autrice sembra di vedere e vivere con i propri occhi, “Dominant” di Irene Grazzini ha soddisfatto le mie aspettative quasi pienamente, lasciandomi con la voglia di poter leggere al più presto il seguito.

Dominant cover
Titolo: Dominant (1^ volume)
Autore: Irene Grazzini
Genere: Young Adult/Distopico
Editore: Fanucci
Pagine: 219
Sinossi3
Claire ha trascorso i suoi primi sedici anni sotto la Cupola, l’enorme barriera alimentata a energia geotermica che protegge la City dall’esterno, il Mondo di Fuori, una landa inospitale e pericolosa sconvolta dalla più violenta glaciazione di cui si abbia memoria. Claire è una Dominante, appartiene cioè a quella razza eletta cui spetta il merito di aver liberato la città dalla minaccia dei Recessivi.

Ora il destino ha deciso di sconvolgerle l’esistenza, presentando alla porta del suo Loculo una ragazza sconosciuta, ferita, che ha bisogno di aiuto. Da quel giorno, la vita di Claire si trasforma in una fuga disperata e rocambolesca dai Vigilanti e dai loro terribili robot, i Mastini, perché quella ragazza misteriosa è una Recessiva, e aiutarla significa commettere il più grave dei reati, quello di alto tradimento.

Attraverso un mondo inospitale, reso sterile dal ghiaccio e dall’odio, tra bufere di neve che sferzano enormi città e maestose rovine, Claire scoprirà che il confine tra giusto e sbagliato è più labile di quanto abbia mai creduto.





RECENSIONE
Un romanzo che parla di amicizia e fratellanza, uguaglianza e rispetto per la diversità, ma anche pregiudizi e odio razziale, sullo sfondo di un mondo devastato dalla glaciazione dove la sopravvivenza è l’unica cosa che conta spesso a discapito dell’umanità delle persone.
Claire chiuse gli occhi. Pensò a come era la sua vita prima di incontrare Eleanor. Semplice, ordinata, sicura, perché ogni giorno sapeva cosa fare, cosa dire e persino cosa pensare. Eppure, anche se era all’interno di una cupola termica, era una vita fredda e priva di affetti.
Claire è un’adolescente dal quoziente intellettivo altissimo, capace di assimilare testi a memoria dopo la prima lettura, imbattibile nei calcoli matematici e nella biologia. Vive nella Cupola, un luogo protetto dal mondo esterno ormai in preda alla glaciazione, un luogo dove l’energia e il calore non mancano come nel Mondo di Fuori e dove i suoi abitanti vivono un’esistenza completamente dedita al bene della Cupola. Gli abitanti della Cupola sembrano vivere in una sorta di trance, la vita scandita da ritmi ferrei e orari già prefissati, ognuno di loro sottoposto a test attitudinali che ne determina il destino per il bene comune: niente libertà, niente emozioni, niente famiglia. Loro sono Dominanti, una razza eletta e al di sopra di tutti e nei quali le leggi della Cupola sono talmente radicate da sempre da non lasciar spazio a nessun dubbio che loro vivano nel giusto.

Eleanor è una Recessiva, la razza che anni prima è stata cacciata dalla Cupola e che ora, braccata dai Dominanti perché ha tentato di rubare energia che serve alla sua gente entra nella vita di Claire a sconvolgerla. Eleanor è forte, determinata, costretta a diventare adulta troppo presto, scostante, incapace di lasciarsi andare ai sentimenti perché sente su di sé le responsabilità della sopravvivenza per sé stessa e chi le sta accanto.

L’incontro tra Eleanor e Clare sconvolge le vite di entrambe, facendo loro superare i pregiudizi verso le rispettive razze, perché la bontà è nelle persone non nell’etnia di appartenenza.

Quello che nastra tra loro è un rapporto di odio-amore, dove si comprende la contrapposizione dei due caratteri: Eleanor che pone un muro ai sentimenti per non soffrire, ma che allo stesso tempo e inspiegabilmente prova un senso di protezione tale verso Claire da andare contro alle proprie convinzioni e a quelle di tutti i Recessivi; Claire, vissuta in un finto calore inizia a sperimentare cosa significhino l’amore e l’affetto, scoprendo che al di fuori delle regole della Cupola esiste un mondo molto diverso.

Claire diventa l’oggetto del desiderio di entrambe le fazioni, per ognuna è importante, ma non come essere umano quanto piuttosto per le sue doti e il suo genio che potrebbero decretare la sopravvivenza per i Recessivi o il potere totale per i Dominanti. Solo Eleanor, a modo suo e Arthur sembrano tenere realmente a lei, a darle fiducia.

Claire si sente combattuta tra ciò che era e le è stato insegnato e ciò che ora, dovendo fuggire dalla Cupola per addentrarsi nel mondo esterno ha scoperto. Cosa farà? Tradirà ciò in cui ha sempre creduto, o la realtà che le si è presentata davanti farà prevalere i sentimenti?

Irene Grazzini riesce a far entrare il lettore nel mondo che descrive, “mostrandogli” i luoghi vissuti dalle protagoniste, le distese innevate, il loro fascino, ma anche tutte le insidie che possono nascondere. L’autrice non risparmia vite e colpi di scena, necessari a trasmettere il senso di impotenza davanti alla necessità di sopravvivere che porta gli uomini ad azioni a volte inaccettabili. Il confine tra buono e cattivo non è così distinto, la Grazzini ci fa capire che l’umanità e il calore possono trovarsi dove non ci si aspetta.

I personaggi creati vengono approfonditi, soprattutto le due protagoniste, così diverse e allo stesso tempo legate, attraverso punti di vista che si alternano e sensazioni ben descritte. Anche i personaggi secondari trovano un loro spazio preciso, cambiano, si rivelano e l’autrice ne tratteggia la psicologia permettendo al lettore di collocarli al meglio nella storia e, grazie a loro venire a scoprire pian piano verità tenute celate.

Per un mio gusto personale le descrizioni molto approfondite non mi fanno impazzire, ma qui spesso le ho trovate necessarie per potersi calare al meglio nella psicologia delle protagoniste e comprendere appieno i loro dubbi e i loro atteggiamenti.

La trama è avvincente, la narrazione emozionante e le rivelazioni inimmaginabili e sorprendenti. L’epilogo che l’autrice ci ha lasciato lascia con il fiato sospeso e la speranza in attesa del secondo capitolo.

Buona lettura,
Deborah3

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